Reggio Calabria, atto vandalico presso la sede della Lega. Spirlì: “il silenzio della democrazia sta accompagnando la nostra Nazione al baratro”

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Reggio Calabria, staccata la targa della Lega presso la nuova sede in via Miraglia: il fatto è stato prontamente denunciato alla Digos

Grave atto vandalico presso la nuova sede della Lega a Reggio Calabria in via Miraglia. Il segretario provinciale del partito, Franco Recupero, ha denunciato il furto della targa della sede apposta solo la settimana scorsa dopo l’arrivo e la “benedizione” inaugurale del leader del Carroccio, Matteo Salvini. L’episodio è stato prontamente denunciato alla Digos nella pomeriggio di giovedì e l’area centralissima disseminata di telecamere fa ben sperare gli inquirenti circa la possibilità di risalire agli autori dell’episodio. Il segretario provinciale della Lega ha poi scoperto che gli è stato hackerato e clonato il proprio profilo personale Facebook ed anche per questo episodio è stata avanzata una relativa denuncia.

Sui social tutto il dissenso nelle parole del vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì“Se la Lega fosse una targhetta… ma la Lega è un Sentimento! Il più Italiano, in un silenzio della democrazia che sta accompagnando la nostra Nazione al baratro! E i sentimenti non si possono staccare dal cuore. Agli scemi che hanno perso una buona occasione notturna per godersi la via Marina – scrive su Facebook Spirlì – va il mio ringraziamento: grazie al loro gesto vigliacco, il nostro partito sta raccogliendo conferme, anche inaspettate, da parte della gente perbene di una città ferita e desiderosa di rinascere e cambiare registro. Che viva la Lega!”.

Reggio Calabria, staccata la targa alla sede della Lega. Tilde Minasi: “atteggiamenti poco consoni al vivere civile”

“La targa divelta nelle sede cittadina e l’azione hacker sul profilo Facebook di Franco Recupero, segretario provinciale della Lega a Reggio Calabria, lasciano l’amaro in bocca”. Lo scrive in un comunicato stampa Tilde Minasi, consigliere regionale della Lega. “Si tratta di azioni che qualificano chi le compie – si legge – , qualunque sia il motivo che abbia spinto a commettere determinati gesti ma che, comunque, non inficiano il lavoro svolto da Recupero, soprattutto nelle settimane che hanno preceduto l’inaugurazione di via Miraglia, e che non sbiadiscono l’impronta data alla struttura del partito dal segretario regionale Invernizzi. Atti che sicuramente, oltre ad essere diretti alla Lega, rientrano in atteggiamenti poco consoni al vivere civile, alla tutela del bene altrui, al diritto alla privacy nei propri spazi virtuali. Si colpisce un’insegna, si viola un social network e dei dati personali, e il messaggio che passa non è quello di essere riusciti a dare ‘fastidio’ alla Lega, ma è quello di aver voluto agire in sordina, senza essere in grado, magari, di esternare in maniera costruttiva e critica i propri convincimenti, come è giusto che sia in un contesto democratico. E qualora questi avvenimenti non fossero strettamente connessi a questioni di natura politica, spiace in egual misura poiché il vandalismo, sia esso espresso nel modo più classico sia esso veicolato attraverso le nuove tecnologie, non rappresenta il modus operandi della gran parte dei reggini, che, anzi, stanno facendo giungere alla Lega il proprio sdegno, al di là delle posizioni individuali e delle idee che abitualmente sposano”, ha concluso Minasi.

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