Ponte sullo Stretto, Renzi: “serve per vincere la sfida della povertà molto più del reddito di emergenza”

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“E’ adesso il momento”, anche Italia Viva a favore del Ponte sullo Stretto tra Messina e Reggio Calabria: argomento approfondito nel nuovo libro di Matteo Renzi

Superata l’emergenza sanitaria, è l’ora di ripartire. Il Sud ha bisogno di investimenti ed in tal senso si è tornato a parlare di Ponte sullo Stretto. Entra in scena anche Matteo Renzi, con le anticipazioni del libro pubblicate non a caso sulla Gazzetta del Sud, quotidiano di Messina, il quale ha riportato l’inossidabile tema del collegamento tra Sicilia e Calabria al centro della discussione politica. “Per vincere la sfida della povertà serve più il ponte sullo Stretto che il reddito di emergenza”, spiega nella sua ultimo pubblicazione (La mossa del cavallo, in uscita per Marsilio in questi giorni) il leader di Italia Viva. Dopo mesi di lockdown, il focus politico si discosta finalmente dal Covid-19 per ripartire da un argomento “nuovissimo”.

I suoi lo sostengono “è adesso il momento”, come ad esempio Dario Franceschini, intervistato dal Corriere della Sera. Nessuna smentita, anzi è tornato implicitamente a evocare il progetto. “Ora che i soldi ci sono bisogna avere il coraggio di immaginare due grandi scelte. Da un lato l’alta velocità che arriva in Sicilia, fino a Catania e Palermo”. La giornalista del quotidiano di via Solferino ha fiutato l’attimo: “Il suo progetto prevede il Ponte?”. L’esponente del governo non ha negato: “Beh – ha detto – i treni ad alta velocità dovranno pur attraversare lo Stretto. Ma andranno visti costi e benefici di tutte le soluzioni alternative”.

Rilancia le affermazioni Davide Faraone e annuncia che Italia viva è già pronta a intervenire in Parlamento. “L’alta velocità arriverà a Reggio Calabria – dice il capogruppo a Palazzo Madama del piccolo partito di Renzi – è incredibile e ingiusto che non possa arrivare anche a Palermo. La fiscalità di vantaggio per la Sicilia prima del coronavirus era un’utopia, ora invece è possibile e noi presenteremo un disegno di legge ed un emendamento al dl Rilancio in discussione in Parlamento. In questo momento si stanno rivedendo le norme sugli aiuti di stato, di concerto con l’Ue, dobbiamo intervenire. Niente tasse per un periodo determinato a tutte le imprese che investono in Sicilia e Sardegna e creano lavoro”.

La pensa come Faraone, Salvatore Margiotta, sottosegretario del Pd alle Infrastrutture: “mi pare decisamente interessante l’apertura rispetto al Ponte sullo Stretto, un’opera ingegneristica ambiziosa, su cui un Paese come l’Italia dovrebbe finalmente sviluppare un dibattito non ideologico all’altezza delle sfide che ci pone davanti il futuro, soprattutto, dal punto di vista dell’indispensabile sviluppo infrastrutturale del nostro Paese”. A rivendicare però la storica posizione di Forza Italia sul tema, ci pensa, invece, la deputata Matilde Siracusano, berlusconiana di Messina che plaude ironicamente a Franceschini: “bene, benvenuto dalla parte giusta. Noi di Forza Italia non possiamo dimenticare il fuoco di fila contro il presidente Berlusconi e contro i nostri governi negli anni in cui avevamo non solo proposto la realizzazione del Ponte, ma avviato tutte le procedure necessarie affinché divenisse realtà nel più breve tempo possibile”. Quante, troppe battaglie politiche ancora oggi sul tema. Il Sud intanto aspetta speranzoso, che non sia davvero questa la volta buona che il progetto del Ponte sullo Stretto diventi realtà.

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