Villa San Giovanni: al via la Fase 2, ecco le regole da seguire. Richichi: “tenere alta la tensione”

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Villa San Giovanni: al via la Fase 2, ecco le regole da seguire. Richichi: “tenere alta la tensione, al fine di evitare errori, incongruenze e sovrapposizioni”

Prima di passare alla fase 2 – dichiara Maria Grazia Richichiho inteso istituire un gruppo di esperti in grado di analizzare la ripresa graduale della vita sociale, economica, psicologica, con gradualità, facendo elaborare un documento che è stato controfirmato dai cinque professionisti: Elio Fatta, medico-epidemiologo, Rocco Cassone – pediatra, Giacomo Romeo – psichiatra, Franco Praticò – odontoiatra, e la Preside Adelaide Barbalace, che hanno inteso formulare delle linee guida da suggerire all’Amministrazione la quale, nel farle sue, intende proporle alla cittadinanza. Cittadinanza che ha dimostrato un alto senso di responsabilità durante questa pandemia, non ancora finita”. “La cosiddetta Fase 2 – hanno dichiarato i quattro medici – sarà caratterizzata da una sostanziale modifica degli stili di vita dei cittadini e dell’organizzazione delle città, dovuti a distanziamenti sociali e precauzioni necessari per l’emergenza coronavirus”. “Questa considerazione ci impone – continua il Sindaco f.f. – di tenere alta la tensione, al fine di evitare errori, incongruenze e sovrapposizioni, poiché è mia ferma intenzione non deludere le aspettative della cittadinanza in una fase così delicata che fa seguito all’emanazione de DPCM del 26 aprile ultimo scorso e dell’ordinanza regionale. Pertanto come Sindaco f.f. e come massima autorità sanitaria cittadina cercherò di fare del mio meglio nel tenere in debita considerazione i consigli provenienti da autorevoli colleghi, a cui seguiranno le mie dichiarazioni in merito alle modifiche degli stili di vita da adottare. Il gruppo di professionisti ritiene imprescindibile che la ripartenza delle attività cittadine non può discostarsi dalle linee guida nazionali in quanto molti aspetti afferiscono ad una sfera di enorme delicatezza e riguardano la salute di ognuno di noi”.

I medici, infatti, affermano che “pur ritenendo imprescindibile il fatto che la strategia della ripartenza della città debba essere in linea e inserita nel quadro generale Nazionale e Regionale, crediamo che sia nostro dovere studiare e fornire proposte operative, tenendo conto delle caratteristiche specifiche del nostro territorio e dei nostri concittadini, siano essi privati cittadini o operatori economici di vari settori. Ovviamente molti aspetti sono di esclusiva competenza Nazionale o Regionale, ad esempio temi legati a mappatura, tracciamento e valutazione dell’immunità dei cittadini. Noi abbiamo il compito di capire se, in ambito sociale, lavorativo o del tempo libero le fasce anagrafiche verranno trattate tutte allo stesso modo o se ci saranno particolari riguardi per le persone più anziane, per i giovani e per le categorie più fragili. La nostra speranza è quella di tornare al più presto a vivere nella piena normalità, godendo delle libertà alle quali eravamo abituati fino al febbraio 2020, ma crediamo sia necessario attrezzarsi al meglio per gestire lo scenario più probabile, anche in considerazione del fatto che i cittadini del nostro territorio hanno dimostrato un alto senso del dovere nel rispetto assoluto delle prescrizioni del lockdown, tant’è che abbiamo avuto solo sporadici casi di positività al COVID-19. Ciò comunque non ci esime dal fatto che dovremo essere preparati anche in vista di eventuali future situazioni di criticità che potrebbero verificarsi, facendo tesoro dell’esperienza vissuta nella Fase 1. In poche parole, è necessario organizzarsi per una convivenza non breve con questo virus.  Il nostro obiettivo, pertanto, sarà quello di promuovere e programmare la socialità e la condivisione dei tempi e degli spazi, con un’attenzione particolare alle fasce deboli della popolazione, evitando comunque pericolosi assembramenti. Inoltre è fondamentale ridefinire l’uso delle aree attrezzate e degli spazi pubblici, valorizzare zone che consentiranno sviluppi ricreativi, culturali, sportivi, rispettando i rispettivi distanziamenti fisici (ma non sociali!), che saranno previsti.

E’ altresì importante riscoprire la dimensione di quartiere e prestare attenzione alla solitudine delle persone anziane, coloro che sono più a rischio per la malattia, e la Città deve riconoscere la centralità dei bambini e degli adolescenti che, forse più di altri, hanno sofferto le limitazioni domestiche.  E’ doveroso infine utilizzare questa fase per garantire la partecipazione di tutti i soggetti che compongono il tessuto sociale della città, coinvolgere le parti sociali, il terzo settore, le associazioni di cittadini, i rappresentanti della Chiesa e dello sport, nella presentazione e condivisione delle eventuali decisioni da prendere. In considerazione di queste premesse è quindi necessario mettere assieme azioni, progetti e strategie per agevolare quanto più possibile un coinvolgimento attivo e fattivo di ogni nostro concittadino”.

Le ipotesi su cui lavorare e determinarsi viaggiano su tre assi principali:

  • Spazi pubblici e benessere del cittadino,
  • Attività commerciali, infrastrutture, opere pubbliche ed edilizia,
  • Servizi, risorse e valori da condividere con il cittadino.

 1) Spazi pubblici e benessere al Cittadino

E’ necessario, in primis, adattare le infrastrutture, gli spazi urbani e i servizi aperti al pubblico alle nuove misure di distanziamento, favorendo la gestione del tempo libero ed un uso diverso dello spazio pubblico. In tale contesto diventa fondamentale, ad esempio, porre attenzione alla solitudine delle persone anziane e quindi programmare delle uscite contingentate degli anziani, riservando loro le piazze cittadine fornendo ad essi, nel contempo, dei servizi ludici, ricreativi o culturali con l’ausilio delle associazioni di volontariato sociale. Altro capitolo fondamentale è l’attenzione da riservare ai nostri bambini e ragazzi. E’ necessario, infatti, aprire, in modo controllato, gli spazi della città a bambini e ragazzi: piazze, parchi, spazi sportivi e spazi culturali, come luoghi di apprendimento, socialità e svago. Infatti, in pieno periodo di lockdown, stanno emergendo sempre più spesso problematiche psico- comportamentali in età pediatrica. Bisogna avere la capacità di creare, per quanto possibile, dei luoghi a misura di bambino. In tale contesto sarebbe utile anche immaginare “scuole aperte” e valorizzazione della dimensione di “quartiere” collegato alla scuola.

2) Attività commerciali, infrastrutture, opere pubbliche ed edilizia

Questi settori sono quelli che hanno sofferto di più in un periodo di prolungata chiusura ed isolamento. Diventa necessario quindi incentivare la ripresa dei settori che saranno operativi per DPCM, come ad esempio il settore edile e della balneazione, ed in questo l’Ente Comune può fare molto, avviando ad esempio interventi diffusi di manutenzione e riqualificazione del patrimonio pubblico e privato, con iniziative volte a riprendere l’iter delle opere infrastrutturali cittadine che ad oggi sono sospese (il lungomare di Città, l’attivazione delle procedure pubbliche per rendere operativo il porto turistico, ripresa ed ultimazione delle procedure per il PSC, e tanto altro…). Inoltre di notevole importanza sociale è anche un ragionato sviluppo del piano cantieri privati della città, promuovendo la loro riapertura tramite definizione e sperimentazione di processi lavorativi con utilizzo di DPI e di tutte le procedure utili a garantire il distanziamento tra operatori. Sulla balneazione e sui lidi comunali si dovrebbero attivare interventi di snellimento sostanziale delle infrastrutture al servizio dei lidi e valorizzando invece la fruizione degli spazi aperti dedicati alle strutture al cittadino, ombrelloni e quant’altro, per far rispettare appieno il criterio del distanziamento sociale. Così come è di fondamentale importanza il dover dedicare la giusta attenzione e dare risposte concrete alla fruizione delle spiagge libere per i nostri concittadini (ad esempio rendere operative e praticabili le spiagge di Acciarello, Pezzo, Cannitello e Porticello), in un momento delicato e particolare, come quello attuale.

3) Servizi, risorse e valori da condividere con il cittadino

 Un segnale di grande attenzione verso la cittadinanza potrebbe essere prioritariamente quello di dotare ogni cittadino di Dispositivi di Protezione Individuale, ad esempio, fornendolo di mascherine (possibilmente quelle a norma, lavabili e riutilizzabili per periodi lunghi) e di guanti. Altro elemento di coesione sociale potrebbe essere quello di continuare e potenziare gli strumenti di aiuto alimentare e di accoglienza alle persone bisognose, cosa che già nelle nostre Città avviene in maniera encomiabile.

 Aree ed orari di apertura:

E’ riservato agli anziani l’accesso alle vie e le piazze del quartiere di appartenenza con uscite contingentate durante i seguenti orari: Dalle ore 09:00 alle ore 11:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00

  • Ponti Pialesi “Presidio Legalità”
  • Piazza Stele Garibaldi Piale
  • Piazza Repubbliche Marinare – Pezzo
  • Piazzette Municipio Cannitello
  • Piazzetta del pescatore – Cannitello
  • Parco Robinson
  • Arena Comunale
  • Parco Karol
  • Parco Aragona
  • Parco Masci
  • Lungomare Cenide – Fatamorgana
  • Piazza “Giustino Calabrò” (Anziani)
  • Piazza Valsesia (AdolescentiP
  • Piazza Immacolata
  • Piazza Chiesa Rosario
  • Piazza Chiesa Acciarello
  • Piazza Chiesa Piale
  • Piazza Chiesa Pezzo
  • Piazza Chiesa Cannitello
  • Piazza Chiesa Ferrito
  • Piazza Porticello
  • Piazza Rosa dei Venti – Pezzo
  • Piazza Madonnina U.N.N.R.A.

 E’ riservato l’accesso ai bambini, accompagnati da un genitore, l’accesso ai parchi ed ai giardini pubblici ubicati nel quartiere di appartenenza.

  • Parco Robinson
  • Arena Comunale
  • Parco Karol
  • Parco Aragona
  • Parco M
  • asci

Non appena saranno completati i lavori di manutenzione potranno essere utilizzati anche i seguenti spazi:

  • Area esterna Scuola materna – Pezzo
  • Area esterna Giovanni XXIII – Scuola media Cannitello

I parchi saranno custoditi per evitare ogni forma di assembramento e garantire la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sarà inibito l’uso promiscuo di attrezzature e giochi presenti nei luoghi citati per prevenire forme di contagio. Le fasce orarie per poter accedere ai predetti luoghi cono le seguenti: dalle ore 09:00 alle 11:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19.00.

È riservata ai giovani la possibilità di svolgere attività sportiva o motoria nelle piazze, nelle vie cittadine e sul lungomare Cenide – Fatamorgana nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale prevista e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, secondo le seguenti fasce orarie: dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 18:00 alle ore 20:30.

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