Coronavirus, Falcomatà continua a fare lo sceriffo: a Reggio Calabria “vietato passeggiare” anche dopo il 4 Maggio, sarà consentito persino in Lombardia ed Emilia Romagna

StrettoWeb

Coronavirus, a Reggio Calabria non c’è alcuna epidemia ne’ emergenza sanitaria ma il Sindaco Falcomatà continua a fare lo sceriffo disponendo divieti selvaggi e immotivati

C’è una città ai confini della realtà, completamente ostaggio di un Sindaco che sta cercando di fare il protagonista speculando su un’emergenza (che non c’è) nel bizzarro tentativo di recuperare il consenso perduto in cinque anni e mezzo di disastri: Giuseppe Falcomatà ieri ha annunciato in un video surreale, tra un galeone playmobil e un termometro rettale, di vietare nel Comune di Reggio Calabria le aperture che la Regione aveva consentito la sera prima, con un’ordinanza sacrosanta che a livello politico ha raccolto consensi bipartisan, da Matteo Renzi a Meloni e Salvini. Ma a prescindere dalle opinioni politiche, non si capisce secondo quale logica in un territorio come quello calabrese, e reggino particolare, dove da ben 14 giorni il contagio è azzerato, bisogna rimanere blindati e non si possa ricominciare a ripartire, pur con tutte le cautele del caso.

Le pizzerie che ieri sera a Cosenza hanno servito i clienti nei tavoli all’aperto che il lungimirante Sindaco bruzio Occhiuto gli ha consentito di installare sul suolo pubblico in modo gratuito per agevolarli a ripartire dopo due mesi di chiusura forzata, sono l’esempio calzante dell’abisso politico tra gli amministratori che vivono tra la gente e con la gente, accogliendone istanze e impegnandosi per le possibili soluzioni, e chi invece continua a governare trincerato nelle proprie stanze del potere infischiandosene delle esigenze popolari e badando soltanto ai propri interessi politici.

falcomatà porto reggioE’ il caso di Falcomatà, che non ha solo impedito a Reggio di ripartire, a bar e pizzerie di attrezzarsi per riaprire, ai pescatori di andare a sistemare le barche individualmente e in piena sicurezza, come invece stanno facendo tutti nella vicina Villa San Giovanni. Ma addirittura adesso prolunga le misure restrittive anche dopo il 4 Maggio, con ordinanze da sceriffo più dure rispetto alle concessioni del Governo. La prima cosa che bisogna evidenziare è come lo stesso Falcomatà ieri ha accusato Jole Santelli di aver fatto un’ordinanza in contrasto con le norme del Governo, creando un conflitto istituzionale, quando anche lui da due mesi continua a comportarsi nello stesso identico modo andando di settimana in settimana ad irrigidire le norme del Governo e fare ordinanze in netto contrasto con la legislazione nazionale. Ma in questo caso, a differenza del Governatore Santelli che ha scelto di “restituire, in piena sicurezza e con tutte le cautele del caso, piccole libertà ai calabresi che se le sono meritate con due mesi di sacrifici dettati dal senso di responsabilità“, lui continua a imporre divieti e interdizioni, che portano le forze dell’ordine ad elevare multe ai cittadini in nome di ordinanze comunali dall’incerto valore costituzionale su cui ci sono tutti i margini per porre ricorso in Tribunale.

Con le ordinanze n° 43 e 44 di ieri, 30 Aprile 2020, Falcomatà non solo vieta nel territorio reggino le aperture e concessioni della Calabria, ma ribadisce il “divieto del pubblico passeggio” in tutto il territorio Comunale e impedisce persino ai bambini di giocare nelle ville. Eppure a partire dal 4 maggio sarà consentito passeggiare in tutt’Italia, persino in Lombardia ed Emilia Romagna, le Regioni più colpite dalla pandemia che a Reggio Calabria non c’è! E così mentre per i lombardi, gli emiliani e i romagnoli si potrà tornare all’aperto, i reggini continueranno a subire vincoli e restrizioni assurdi, assolutamente inspiegabili rispetto a una situazione sanitaria tranquilla e sotto controllo.

Nell’ordinanza di Falcomatà, infatti, il Sindaco:

DISPONE
che, a partire dalla data del 4 maggio 2020, nelle seguenti aree:
– Corso Garibaldi
– Lungomare Falcomatà
– Parco Lineare Sud
– Waterfront Nord
– Lungomare di Pellaro
– Lungomare di Gallico
– Lungomare di Catona
– Piazze Cittadine
– Parchi aperti

1) non è consentito svolgere attività di pubblico passeggio;
2) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto;
3) è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;

ORDINA
• La riapertura, a decorrere dal 4 maggio 2020, della Villa Comunale “Umberto I” e del Parco “Federica Cacozza” ex Parco Botteghelle;

all’interno della Villa Comunale e del Parco “Federica Cacozza, a decorrere dal 4 maggio , saranno consentite le seguenti attività:

1) non è consentito svolgere attività di pubblico passeggio;
2) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto;
3) è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività

Rimane ferma la chiusura delle aree attrezzate a giochi per bambini per come disposto dall’ultimo capoverso dell’art. 1, comma 1, lett. e) del D.P.C.M. 26 aprile 2020; tali aree, dovranno essere appositamente recintate affinchè ne sia precluso l’utilizzo“.

Condividi