Reggio Calabria, maxi truffe alle assicurazioni: Vincenzo Benedetto condannato a maxi risarcimento [DETTAGLI]

StrettoWeb

L’episodio, di cui avevamo parlato già nel novembre 2019 e che aveva sconvolto la città e in particolare l’ospedale ospedale metropolitano ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’

E’ una di quelle vicende giudiziarie complesse e articolate, per venire a capo delle quali sono necessari indagini minuziose e mesi, a volte anni, di processi. L’episodio, di cui avevamo parlato già nel novembre 2019 e che aveva sconvolto la città e in particolare l’ospedale ospedale metropolitano ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’ (Reggio Calabria, maxi truffa ai Riuniti: ecco tutti i NOMI degli arrestati e degli indagati, c’è anche un consigliere comunale), si inserisce nel contesto di una ampia indagine, l‘Operazione Assicurato, svolta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria (Reggio Calabria, operazione shock agli Ospedali Riuniti: arrestati dirigente medico e infermiere, orchestravano truffe assicurative incassando ingenti rimborsi. Coinvolti anche 2 vigili urbani [DETTAGLI]).

Secondo i fatti, come spiegano gli avvocati Silvio e Cesare Caroli, del Foro di Lecce e legali rappresentanti di ITAS (società assicurativa frodata), “Benedetto Vincenzo e Cilione Francesco stipulavano una polizza al nome dell’ignaro Modafferi Domenico Thomas; denunciavano un falso sinistro, come se il Modaferri, cadendo da una scala, avesse riportato gravi conseguenze lesive; producevano falsa documentazione sanitaria, ottenuta con il concorso di alcuni medici dell’Ospedale “Bianchi – Melacrino- Morelli”, dott. B. Falcomatà, dott. N. Gulli e G. D’Ascoli, che falsamente attestavano le lesioni del Modafferi, mai visitato; costringevano, ancora, il Modafferi, nel frattempo accortosi dell’azione fraudolenta, a tacere sulla frode in corso; infine, conseguivano l’indennizzo da ITAS nella misura di 54.250 euro“.

Paolo Cilione, vigile urbano, insieme al collega Domenico Scevola, è stato ora assolto dal giudice Raffaperché il fatto non costituisce reato(Reggio Calabria, maxi truffe alle assicurazioni: assolti i Vigili Urbani Scevola e Cilione, “hanno sempre operato con la massima correttezza”). Ma così non è per Vincenzo Benedetto. “Il primo parziale approdo della vicenda giudiziaria – proseguono i legali –, nella quale ITAS Mutua Assicurazioni, attraverso la struttura antifrode, ha prima proposto querela e poi si è costituita parte civile con l’avv. Silvio Caroli, del Foro di Lecce, è la condanna in abbreviato dell’imputato Benedetto Vincenzo, alla pena di anni 3 di reclusione e l’integrale risarcimento del danno nella misura di 54.250,00 euro a favore di ITAS MUTUA ASSICURAZIONI”, società trentina che prima ha proposto querela e, successivamente, si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Caroli.

Condividi