Decreto Rilancio, Ugl Calabria chiede investimenti immediati per il personale ATA

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Decreto Rilancio, Ugl Calabria chiede al Governo attenzione e investimenti immediati per il personale ATA

“Con nota 12598 del 21 maggio 2020 il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblico lo schema di Decreto Interministeriale sulle dotazioni organiche del personale ATA unitamente alle tabelle A,B,C,C1,D,E ed  F concernenti la ripartizione regionale delle dotazioni organiche per l’a.s. 2020/2021. Da una prima analisi il Ministero ha sostanzialmente confermato l’organico dello scorso anno,  pur con una lieve flessione del numero degli alunni complessivi”. Inizia così il comunicato stampa diffuso da Ugl Calabria.

“La UGL SCUOLA, nelle persone dei Dirigenti Sindacali  ORNELLA CUZZUPI , Segretario Nazionale, ed ANTONIO LAMBERTI, Dirigente Sindacale, responsabile consulenza di Roma, pur valutando positivamente l’impegno del Ministero dell’Istruzione evidenzia, tuttavia, che rimangono irrisolte  molte problematiche, più volte messe in luce , ancora irrisolte per effetto dell’emergenza sanitaria in atto e che si aggreveranno ancora di più alla ripresa dell’attività scolastica. – si legge nella nota –  A giudizio della UGL SCUOLA, è necessario prevedere fin da subito interventi normativi sostanziali attraverso un piano straordinario di assunzioni ad hoc, oltre che per i Docenti, anche per il personale ATA. E’ necessario superare l’empasse del concorso di 2004 posti di DSGA del concorso bandito nel 2018 accelerando lo svolgimento delle prove orali, magari anche in modalità remota, considerata l’urgenza della richiesta. Si invita a tal fine il Ministero ad emanare note specifiche e precise sulle modalità di prosecuzione al fine di coprire i posti vacanti di DSGA fin dal prossimo 1 settembre 2020. Si sollecita per i Facenti Funzioni DSGA un percorso semplificato di assunzione diretta, attesa la competenza  e l’ esperienza acquisita in tutti questi anni in cui hanno ricoperto in alcune province anche il 50% dei posti vacanti degli organici.

La UGL Scuola chiede di potenziare il carente organico degli assistenti amministrativi attesa la complessità e peculiarità delle competenze degli uffici di segreteria per effetto dell’autonomia e del decentramento delle funzioni amministrative. Questa figura professionale è sicuramente quella che ha subito i maggiori cambiamenti nel corso del tempo con un aumento della mole di lavoro con compiti – oltre quelli tradizionali di archivio, protocollazione e magazzino –  anche di delicate responsabilità legate a funzioni amministrative, didattiche, contabili, finanziarie, patrimoniali, portate a termine il più delle volte con strumentazioni inadeguate ed obsolete.  CUZZUPI e LAMBERTI, affermano inoltre  che anche la figura dell’assistente tecnico, in utilizzo nella Scuola Secondaria, va assolutamente estesa a tutte le Istituzioni  del primo ciclo, così come si è reso evidente con l’adozione della didattica a distanza e l’introduzione dello smart working durante l’emergenza sanitaria, ancora in atto.

Infine, va assolutamente potenziata la dotazione del personale collaboratore scolastico penalizzato per effetto dei continui tagli e riduzioni negli ultimi anni, sia con la stabilizzazione dei tanti collaboratori scolastici a cui vengono continuamente reiteirati i rapporti di lavoro a tempo determinato, sia attraverso il ricorso alle graduatorie di 1 e 2 fascia.

Non meno importante l’esigenza di un incremento delle retribuzioni prevedendo lo stanziamento  di  risorse aggiuntive per valorizzare l’impegno professionale del personale ATA  con l’obiettivo di raggiungere progressivamente un livello, così come per i Docenti, in linea con quello riscontrabile negli altri Paesi Europei. Rivendichiamo  con forza, concludono  ORNELLA CUZZUPI ed ANTONIO LAMBERTI, retribuzioni adeguate alla specificità del lavoro scolastico e all’accresciuta professionalità di dsga , assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici, , sia per quanto riguarda il riconoscimento professionale del ruolo, sia per quel che riguarda l’adeguamento retributivo rapportato al caro vita”, conclude la nota di Ornella Cuzzupi e Antonio Lamberti.

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