Coronavirus, l’Alto Adige ha più contagi della Calabria ma stamattina ha riaperto tutto con ordinanza provinciale: lunghe file dai parrucchieri, pizzerie prenotate anche all’interno [FOTO LIVE]

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Coronavirus e Fase 2, telefoni di centri estetici ma soprattutto di parrucchiere e barbieri spesso occupati oggi a Bolzano: il Governo non ha fatto alcun ricorso per bloccare l’ordinanza provinciale

E stavolta che nessuno faccia ricorso al Tribunale. Sono ore fantastiche per la ripresa delle attività in Alto Adige. Da questa mattina sono infatti aperti i parrucchieri, che dalle prime ore del mattino, hanno ricevuto i clienti con orario prolungato. Per smaltire le lunghe liste d’attesa, dopo due mesi di lockdown, alcuni saloni sono aperti sei giorni alla settimana, dalle 7 alle 21. Come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana oggi anche i bar e ristoranti sono partiti con il servizio ai tavoli. Sorprendentemente tra i primi clienti dei parrucchieri si trovano molti maschi. “Evidentemente le donne in queste settimane si sono arrangiate meglio con tinte e piastre e preferiscono tornare con un po’ di calma dal coiffeur di fiducia”, spiegano i titolari del luogo.

“Possono essere accettati solo clienti su prenotazione, niente riviste patinate da sfogliare e soprattutto mascherine e guanti per tutti”, spiega Carlo Fenice, titolare del Salon Mirage a Bolzano. La legge provinciale vieta anche l’attesa nel negozio e quindi i clienti successivi attendono in strada, nonostante una leggere pioggia. All’ingresso viene misurata la temperatura corporea del cliente con il termoscan e annotati nome, recapito e orario di trattamento. I parrucchieri indossano mascherine Ffp2, mentre per il taglio della barba va indossata anche la visiera protettiva trasparenti, mentre per i clienti basta una mascherina qualsiasi.

Come nei bar e ristoranti la distanza minima è di due metri. Uno dei primi clienti a lasciare il salone si dice tranquillo. “Timori zero. Sono contento che abbiano riaperto, per loro, ma anche per me”, commenta l’imprenditore. Dopo un periodo di attività con caffè e cibo d’asporto e consegna a domicilio, hanno ripreso il servizio ai tavoli ristoranti e bar. Per i camerieri e cuochi vige l’obbligo di mascherina. “Abbiamo distanziato i tavoli, come previsto, di due metri, ciascuno solo con un posto”, spiega Gigi Villalta del bar-ristorante Pic Nic. “Per rispettare le regole siamo passati dai 30 posti, che avevamo prima, ad 8”. La giornata piovosa ha invece impedito l’utilizzo dei tavoli all’aperto.

La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedì è tradizionale giorno di chiusura. Per Oetzi, la famosa mummia del ghiaccio che ogni anno ‘riceve’ quasi 300.000 visitatori, la quarantena finirà probabilmente martedì prossimo. Invece di 300 visitatori potranno entrare solo 80 persone alla volta. Reinhold Messner terra’ invece i suoi musei della montagna chiusi finché non ci saranno turisti italiani e tedeschi. Gli alberghi apriranno invece il 25 maggio.

A Pentecoste il turismo sarà di certo solo locale, comunque anche a noi piace fare vacanze qui. Speriamo di poter accogliere a giugno oppure luglio anche i turisti tedeschi”, cosi’ il governatore Arno Kompatscher. Negli alberghi ci saranno “i più alti standard di sicurezza” per evitare contagi, come termoscan al check in. Le zone wellness potranno solo aprire con apposite zone “safe area” con test Covid in loco. Una ripartenza sarà comunque assai difficile senza i tedeschi, che in alcune zone rappresentano ben oltre il 70% dei pernottamenti in Alto Adige.

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