Usura, lettera di Assicomfidi a Regione Calabria ed Istituzioni

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Usura, lettera di Assicomfidi a Regione Calabria ed Istituzioni: “segnaliamo l’opportunità di affrontare in maniera rapida ed adeguata l’emergenza credito sul territorio”

L’Assicomfidi Confcommercio, con una lettera inviata in data odierna alla Regione Calabria, al Prefetto ed al Questore, ha evidenziato la necessità di affrontare in maniera rapida ed adeguata l’emergenza credito sul territorio reggino e calabrese. Oggi le imprese hanno difficoltà anche ad acquisire la documentazione da sottoporre alle banche per una istruttoria bancaria sia per le difficoltà operative degli studi professionali sia perché molti di questi documenti si trovano presso le stesse imprese oggi chiuse. In un tale scenario l’utilizzo dinamico dei fondi di garanzia esistenti (o da costituire) unitamente ad altre misure di supporto al credito diventa un fattore centrale, così come centrale ed automatica dovrebbe essere la sospensione dei finanziamenti in corso senza alcun pregiudizio in centrale rischi. I tempi di istruttoria devono essere rapidi e le banche devono responsabilmente impiegare i fondi costituiti per la prevenzione del racket e dell’usura. Assicomfidi – consorzio di garanzia Confcommercio – ha costituito presso le banche un plafond di un milione di euro, collegato ai fondi ex legge 108/96 stanziati da parte del Dipartimento del Tesoro per sostenere le aziende carenti nelle garanzie, ma certamente bancabili, ma occorre una adeguata concertazione con le banche che ancora attendono direttive dalle sedi centrali.

Per Gaetano Matà – Presidente della Confcommercio e del Consorzio Fidi – “solo attraverso mirate azioni volte a dare liquidità alle Aziende, in tempi rapidi e sburocratizzando le procedure, si potrà prevenire una ulteriore piaga: quella della perdita delle economie sane del nostro territorio per le quali il rischio usura è altissimo come ha ricordato in questi giorni il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Nicola Gratteri. Occorre che la Regione e tutti gli enti locali, urgentemente, si facciano carico – anche sfruttando le potenzialità dei Confidi – dei costi che le imprese dovranno sostenere per le fideiussioni favorendo anche un abbattimento di tutti gli oneri bancari”. Vista l’emergenza, è necessario e indifferibile dotare i Confidi di specifici plafond da gestire direttamente come fondi di garanzia e da utilizzare con le stesse metodologie dei fondi ex legge 108 (fondi di garanzia iscritti in bilancio come partite di debito verso gli enti con vincolo di restituzione in caso di mancato utilizzo). Fondi da attivare per una copertura totale del finanziamento e per un abbattimento dei principali oneri (rischio perdite, fideiussori ed in conto interessi) aiutando e spingendo così anche gli istituti di credito ad operare con maggiore puntualità e maggiori coperture.

Assicomfidi Calabria ha attivato uno Sportello Anticrisi ed ha già messo a disposizione delle imprese calabresi il proprio patrimonio di garanzia, con un indotto potenziale in termine di finanziamenti di 4 milioni di euro attraverso l’impiego dei fondi di prevenzione del racket e dell’usura. Purtroppo continuano ad essere assolutamente inadeguati i riscontri da parte delle banche, della Regione e dei principali Enti Locali rispetto alla realtà ed alla storia del territorio calabrese. Per Matà, “occorre mettere in campo tutti gli strumenti per consentire agli imprenditori di avere immediata liquidità sviluppando un sano senso di appartenenza alla nostra cultura, alle nostre vocazioni, verso una tutela vera delle economie sane e produttive del territorio. Un importante intervento in cogaranzia oggi non è ulteriormente differibile, infatti, come ha efficacemente avuto modo di spiegare nei giorni scorsi l’ex Presidente della BCE Mario Draghi i costi dell’esitazione potrebbero essere irreversibili.”.

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