Inibitori delle Tirosin Chinasi e profilo di sicurezza cardiovascolare: studio dell’Università di Messina pubblicato su “Cancers”

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Il lavoro dell’Università di Messina, frutto di una collaborazione con l’Universitè de Bordeaux, ha avuto lo scopo di valutare il differente profilo di sicurezza cardiovascolare degli Inibitori delle Tirosin Chinasi, farmaci utilizzati nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica, patologia tumorale con elevata incidenza

I risultati di una ricerca condotta dalla dott.ssa Santa Cirmi, dottore di ricerca dell’Ateneo di Messina e primo autore dello studio, con la supervisione del prof. Michele Navarra, ordinario di farmacologia del Dipartimento ChiBioFarAm, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Cancers”.

Il lavoro, frutto di una collaborazione con l’Universitè de Bordeaux, ha avuto lo scopo di valutare il differente profilo di sicurezza cardiovascolare degli Inibitori delle Tirosin Chinasi, farmaci utilizzati nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica, patologia tumorale con elevata incidenza. L’introduzione di questi farmaci in terapia a partire dal 2000, ha cambiato la storia di questa patologia, che oggi non appare più così drammatica.

I dati emersi dello studio hanno messo in luce che, nell’ambito di questa classe di farmaci, il Nilotinib presenta il rischio di provocare “torsione della punta” 12 volte maggiore rispetto agli altri farmaci antitumorali. Questa scoperta potrebbe portare ad una revisione del profilo di sicurezza di questo farmaco, perché si tratta di un evento avverso cardiaco particolarmente pericoloso.

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