Reggio Calabria: emergenza sanitaria sul Viale Europa, Ripepi scrive al sindaco, a Cotticelli e al garante per l’infanzia

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Reggio Calabria, Ripepi: “sono quasi sei anni che assistiamo allibiti al solito protocollo Falcomatà: recitare, magari con un microfono ben nascosto sotto la camicia ed una telecamera al seguito, per poi scaricare puntualmente la colpa di ogni problema a terzi”

“Sono quasi sei anni che assistiamo allibiti al solito protocollo Falcomatà: recitare, magari con un microfono ben nascosto sotto la camicia ed una telecamera al seguito, per poi scaricare puntualmente la colpa di ogni problema a terzi. Per l’emergenza sanitaria del viale Europa, Falcomatà ha attuato, ancora una volta, il medesimo protocollo nella speranza di ingannare i cittadini ormai esausti da valanghe di problemi e sofferenze da non aver più voglia e tempo per verificare le cose che odono. Parlare delle condizioni in cui versano i cittadini del quartiere Rione Marconi, a ridosso del viale Europa, mi tocca in primis come essere umano e poi come esponente delle istituzioni che rappresento.
La condizione indegna in cui vivono settanta famiglie ed almeno una cinquantina di minori residenti nell’area popolare del viale Europa esige che si faccia una battaglia per la dignità umana come primo punto cardine ed, in conseguenza, per la riconversione della nostra città oramai piegata e arresa all’assoluta inciviltà e invisibilità. A fronte di quello che vedo sotto i miei occhi, non si può più aspettare colui che, in questi anni, si è girato dall’altra parte per favoritismi politici. Nell’area in questione del viale Europa c’è una gravissima emergenza sanitaria, laddove convivono uomini e topi, minori e liquami, esseri umani e immondizia, povertà e rassegnazione”, è quanto scrive in una nota Massimo Ripepi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

“Tutto questo – prosegue- non è accettabile in una città, che si proclama area Metropolitana e che dovrebbe essere il gioiello dello Stretto. La mal vessazione dei quartieri popolari urla in faccia ai reggini l’incapacità, l’incompetenza e soprattutto l’indifferenza delle istituzioni locali nel servire i propri cittadini amministrando in modo funzionale la comunità. Oggi il sindaco Falcomatà, dall’alto della sua indecorosa gestione della città metropolitana, vorrebbe persuadermi attraverso un “consiglio spassionato” ad avvertire la Santelli pur essendo perfettamente consapevole dell’iter di denuncia dell’emergenza in corso in viale Europa. Azione questa che, invece, ho tempestivamente attivato così come dichiarato nel video autoprodotto ovvero che mi sarei rivolto al Sindaco per l’emergenza sanitaria e alle autorità regionali per quanto riguarda le opere di manutenzione straordinaria. La forzata reclusione nelle case a causa del covid-19 ha acuito il disagio delle famiglie costrette a vivere negli alloggi dell’Aterp che, pur essendo di competenza della Regione, non hanno registrato nessuna presenza, nella storia dell’attuale amministrazione, da parte del primo cittadino che non si è mai degnato di visitare questo quartiere, tra i più degradati di Reggio Calabria”.

“In questi sei lunghissimi anni -aggiunge- Giuseppe Falcomatà ha messo la testa sotto la sabbia, pur di soggiacere ai diktat dell’ex presidente Pd Oliviero. E questo solo a danno della sua città. Che cosa ha fatto? Ha barattato Reggio Calabria con le promiscuità del partito, ha gettato la dignità dei reggini nel water sottomettendosi alle logiche di Oliviero e ai giochi meschini del Pd. Falcomata’, che ancora una volta si è reso complice dell’ennesimo scippo perpetrato alla città di Reggio Calabria, è lo stesso che oggi, per bocca dei consiglieri del PD mi suggerisce le azioni da intraprendere. Dopo aver perso in questi cinque anni e mezzo tutto quello che si poteva perdere, non solo Reggio Calabria si ritrova tagliata fuori, ma deve assistere ogni giorno al degrado crescente delle sue strade, dei suoi quartieri e dei suoi servizi defraudando la popolazione dei diritti umani e sociali. In essa, la delicata presenza di minori che hanno il sacrosanto diritto di vivere in ambienti sani e puliti. In qualità di cittadino di Reggio e, altresì, come uomo delle istituzioni scriverò immediatamente al Sindaco, al Prefetto, all’Assessore regionale per i Lavori Pubblici ed al Garante Regionale per i minori, al Commissario Cotticelli ed ai Commissari dell’ASP affinché intervengano con urgenza estrema sull’area popolare del viale Europa. In questo particolare momento di emergenza planetaria, non possiamo permettere al Sindaco più scarso della storia di continuare a recitare la solita parte con l’unico scopo di fare dimenticare in fretta ai reggini l’ecatombe in cui si trova la nostra amata Reggio. Oggi, più che mai, alla denuncia politica deve seguire la proposta risolutiva dei problemi. Il Sindaco deve intervenire subito per risolvere l’emergenza sanitaria di sua competenza così come l’Aterp deve intervenire subito riprendendo i lavori di manutenzione straordinaria affinché i cittadini di viale Europa possano riiniziare a vivere”, conclude.

Di seguito la lettera integrale:

Al Sindaco

Avv. Giuseppe Falcomatà

All’Assessore alle Infrastrutture, Pianificazione e sviluppo territoriale, Pari opportunità

Ing. Domenica Catalfamo

Al Garante Per l’Infanzia e l’Adolescenza

Dr. Antonio Marziale

Al Prefetto

Dr. Massimo Mariani

Prefettura di Reggio Calabria

Al Commissario Ad Acta  – Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie

Dr. Saverio Cotticelli

Alla Commissione Straordinaria dell’ASP di Reggio Calabria

Meloni – Ippolito – Giordano

OGGETTO: Emergenza sanitaria Rione Marconi – Reggio Calabria. Richiesta di sanificazione, derattizzazione e manutenzione straordinaria.

Con riferimento all’oggetto,  il sottoscritto Massimo Ripepi, in qualità di Consigliere Comunale della Città di Reggio Calabria, denuncia quanto segue.

A seguito di sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, su sollecita richiesta degli abitanti del medesimo quartiere,  facente parte di  una zona della città a pochi passi dal centro storico, con la presenza di frequentati bar ed esercizi commerciali ed a ridosso del Presidio ospedaliero Morelli in zona Viale Europa di Reggio Calabria, si evince una situazione di degrado igienico sanitario di gravissima entità potenziato dallo stato di emergenza sanitaria per il contrasto al diffondersi del COVID-19.

Nei garage vi sono grosse perdite dalle condotte di ‘acque nere’, che rendono impossibile una dignitosa qualità della vita: i liquami sono dappertutto, il numero dei topi è in costante aumento, il tanfo diventa ogni giorno sempre meno tollerabile, le tubature lasciano filtrare i liquidi condotti nelle murature e nei vani sottostanti creando, conseguentemente, situazioni di pericolo per l’incolumità, la sicurezza, nonché la salute dei cittadini e l’ambiente.

Vige altresì la presenza di rifiuti ingombranti di ogni categoria: dai vecchi copertoni, a componenti d’arredo, fino ai grandi elettrodomestici. Il tutto “abbellito” dagli immancabili sacchetti dell’immondizia, a rendere più disgustoso il contesto e intollerabile il tutto.

L’area in questione è popolata da numerosi nuclei familiari dove vige la presenza di minori esposti, in misura superiore, ai danni ambientali che lo stato di degrado produce.

L’OMS ha recentemente stimato che 1/4 delle malattie e delle morti va oggi attribuito a fattori ambientali modificabili, e quindi prevenibili. Esiste la diffusa, ma vaga, consapevolezza che tra i determinanti di salute vi siano cause ambientali come l’accumulo di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua, nei suoli, nei cibi.

Le ricadute sulla salute sono sempre più evidenti e sono testimoniate dalla transizione epidemiologica che fa registrare un aumento delle malattie cronico-degenerative e produce l’aumento dei costi biologici e sanitari.

Il binomio ambiente-salute non è in cima alla lista di priorità delle scelte politiche e le conseguenze di questo le stiamo pagando non solo in termini sanitari ma anche economici. Siamo, è vero, tra i Paesi più longevi ma abbiamo anche una bassa aspettativa di vita in buona salute, a causa di malattie croniche e disabilitanti che iniziano sempre più precocemente, addirittura in età pediatrica. Questo significa che la politica ha forse soddisfatto l’esigenza di garantire un adeguato livello di sanità pubblica ma non un adeguato livello di salute pubblica.

Tale situazione di deterioramento ed abbandono non è recente ma esiste da circa sei anni, ovvero dall’inizio del mandato istituzionale dell’attuale Amministrazione Comunale che finora non ha minimamente preso in considerazione la gravità del problema e le sue inequivocabili conseguenze.

Considerato altresì che, come si evince dalla Carta dei Servizi e standard di qualità dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica (ATERP), già in vigore dal 2017,  “L’ATERP assume nei confronti della propria utenza un insieme di impegni precisi, relativi ai tempi e alle modalità di erogazione dei servizi e alle forme di tutela in caso di disservizi, coinvolgendo attivamente gli stakeholder (portatori di interesse) per fissare standard di qualità ed indicatori di risultato. La tutela dei diritti del cittadino e la capacità di fornire soluzioni immediate e risolutive ai problemi è priorità di quest’Azienda, pienamente consapevole del ruolo importante che l’edilizia residenziale pubblica riveste nella nostra Regione” ed ancora “La manutenzione straordinaria comprende tutti quegli interventi mirati a modificare e/ o sostituire parti anche strutturali degli edifici nonché a realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, comprende altresì la trasformazione degli organısmi edilızia esistenti mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili.  La manutenzione straordinaria del fabbricato viene eseguita dall’ATERP su richiesta scritta del Responsabile dell’Autogestione o degli utenti di alloggi di ERP indirizzata al Direttore Generale. A seguito dell’analisi delle varie richieste il Settore Tecnico predispone un programma triennale degli interventi urgenti e necessari in base alle disponibilità finanzıane della Azienda. Le richieste aventi carattere di urgenza e imprevedibilità verranno accolte ed attuate con fondi dell’Azienda. I lavori di manutenzione programmata saranno a carico dei proprietari, compresa l’Aterp, proporzionalmente ai millesimi di proprietà e, nel caso di successiva vendita, ai sensi della L. 560/93, per la quota di competenza di ciascun alloggio, saranno sommate, per come dispone la L. 136/2000, al prezzo d’acquisto. Manutenzione straordinaria Sopralluogo 15 gg (dalla ricezione della richiesta) Manutenzione straordinaria Compilazione della relazione tecnica descrittiva dell’intervento 40 gg (dal sopralluogo) Manutenzione straordinaria Informazione scritta all’utenza in ordine alle determinazioni assunte 40 gg (dal sopralluogo)”.

La manutenzione e la ristrutturazione degli alloggi popolari resta dunque uno dei problemi irrisolti della politica abitativa che dovrebbe garantire il diritto alla casa alle famiglie a basso reddito.  Alloggi fatiscenti, se non inabitabili, sono il risultato dello scarso interesse degli enti proprietari degli immobili.

Non si comprende altresì  come mai il Comune, pur avendo avviato un ciclo di interventi straordinari di igienizzazione,  non abbia ancora provveduto ad un intervento serio  di sanificazione visto lo stato divenuto ormai emergenza.

Alla luce di quanto descritto si interpella:

  • il Sindaco affinchè disponga un urgente ed indispensabile programma di sanificazione, comprensivo della raccolta di rifiuti urbani ed eliminazione di microdiscariche presenti sul territorio nonché un servizio di derattizzazione delle medesime aree;
  • l’Assessore alle Infrastrutture, Pianificazione e sviluppo territoriale, Pari opportunità allo scopo di sollecitare e fare da tramite con l’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica per l’attivazione di tutte quelle procedure amministrative e tecniche relative a tale manutenzione straordinaria urgente;
  • il Garante Per l’Infanzia e l’Adolescenza perché prenda in considerazione lo stato di gravità a cui sono sottoposti numerosi minori residenti nel quartiere ai quali è impedito di uscire dalle loro abitazioni per giocare al fine di evitare contagi e malattie generati da tale situazione di degrado;
  • il Prefetto affinchè monitori e controlli le azioni di governo del Comune ed intervenga con misure urgenti qualora la situazione, già atavica, non sia presa in considerazione in tempi brevi.
  • il Commissario ad acta del Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie per la Regione Calabria, già occupato e responsabile per la Calabria del Piano di emergenza COVID 2019, perchè tenga in considerazione all’interno delle sue responsabilità anche le su citate problematiche ed offrire un contributo alla risoluzione delle stesse;
  • la Commissione Straordinaria dell’ASP di Reggio Calabria, che ha Compito istituzionale di assicurare i livelli essenziali di assistenza definiti dal Piano sanitario regionale, secondo i principi fondamentali di uguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia, al fine di fornire una soluzione utile e celere relativamente alla questione in oggetto.

Dr. Massimo Ripepi

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