Reggio Calabria, il Coordinamento Lavoratori Psichiatri denuncia “l’inefficienza dell’Asp”

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“L’ASP di Reggio Calabria, di cui rimarchiamo e denunciamo l’inefficienza, dopo aver pubblicato la delibera n°239 del 16 aprile 2020, con la quale ufficializzava l’impegno di spesa dei servizi psichiatrici, non ha ancora caricato sul proprio sistema informatico contabile le fatture relative ai mesi di gennaio, febbraio e marzo”

“Vogliamo denunciare quello che noi, lavoratori dei servizi della psichiatria di Reggio Calabria, definiamo un ingiustificabile e deprecabile atto repressivo nei confronti di chi sta operando per mantenere un servizio alla persona con notevoli sacrifici, senza mai fare un passo indietro davanti alle tante avversità, economiche e di tutela della salute personale”. E’ quanto scrivono in una nota Giuseppe Foti, Vincenzo Barbaro, Filippo Lucisano del Coolap. “L’ASP di Reggio Calabria -prosegue la nota- di cui rimarchiamo e denunciamo l’inefficienza, dopo aver pubblicato la delibera n°239 del 16 aprile 2020, con la quale ufficializzava l’impegno di spesa dei servizi psichiatrici, non ha ancora caricato sul proprio sistema informatico contabile le fatture relative ai mesi di gennaio, febbraio e marzo. Vogliamo, altresì, sottolineare come questa procedura sia solo il primo e non ultimo passaggio burocratico che dovrebbe portare ai pagamenti dei servizi resi e quindi al loro mantenimento. Le giustificazioni pervenute fanno riferimento al fatto che il personale Asp non sia sufficiente per adempiere e smaltire la mole di documenti relativi alle fatture di tutta Reggio e provincia. Ci viene anche fatto sapere che gli stessi impiegati, per l’esattezza due, devono seguine un ordine cronologico che equipara le fatture dei servizi essenziali alla persona con altri. Nell’era dello smart working, l’azienda si è dimostrata impreparata e come sempre a pagare tale inefficienza sono i cosiddetti “invisibili”, che non contano e quindi possono attendere i comodi di chi si dilegua al grido “mors tua vita mea”. Non vorremmo proprio raccontare questo triste epilogo e magari avere la possibilità di mantenere i servizi, le nostre famiglie e non per ultimi i nostri amici/utenti, come è giusto che sia… con dignità. Purtroppo, questo non ci è consentito per quel male effimero che prende il nome di burocrazia e che non guarda in faccia nessuno e dove tutti siamo numeri, anche quella parte di popolazione che ha più bisogno di attenzione generale: i disabili psichiatrici e in genere tutti i soggetti più deboli. Oggi più che mai ci poniamo la domanda se la disabilità sia nel modo di rapportarsi al mondo o nella cecità di certe persone, che non riescono a vedere oltre il proprio compitino quotidiano e capire l’importanza sociale che hanno certi servizi che si occupano di umane fragilità, di cui nessuno si può dichiarare immune. Si rammenta anche che l’Asp aveva promesso di effettuare i tamponi al personale e agli utenti, cosa che non è avvenuta e sottolinea più che mai la poca attenzione che ci dimostrano. Concludiamo informando tutte le istituzioni regionali e locali, alcune già allertate, che se non avremo riscontri entro martedì 5 maggio scenderemo democraticamente in piazza e manifestare tutto il nostro dissenso, sempre nel rispetto delle normative sanitarie vigenti“, conclude la nota.

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