Psicodramma Calabria: contro la Santelli si indigna anche il Sindaco di Roccaforte del Greco, dove non ci sono ne’ bar ne’ ristoranti o pizzerie!

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Calabria, se la fase 2 del Coronavirus diventa motivo di battaglia politica

Siamo allo psicodramma in Calabria: contro l’ordinanza di Jole Santelli, che da oggi consente una serie di attività individuali che non determinano alcun rischio di contagio in una Regione in cui i casi sono già azzerati da due settimane, si sono mobilitati nella notte molti sindaci di sinistra per un’evidente battaglia politica. Tra questi, spicca la posizione indignata (dovremmo dire “indinniata”, visti i tempi che corrono!) di Domenico Penna, primo cittadino di Roccaforte del Greco, pittoresco borgo situato nel cuore dell’Aspromonte a 1.000 metri di altitudine sul livello del mare. Non viene coinvolto da nessun punto dell’ordinanza della Regione, perchè a Roccaforte del Greco non ci sono ristoranti, pizzerie ne’ tantomeno bar, e anche se ci fossero, visto il clima rigido della montagna, non potrebbero predisporre tavolini all’aperto. A Roccaforte del Greco non ci sono neanche porti o moli in cui i pescatori possono andare a curare le loro spiagge, non ci sono parchi o ville in cui i cittadini possono andare a praticare sport invividuali, non ci sono mercati ambulanti all’aperto. E soprattutto, a Roccaforte del Greco risiedono ufficialmente secondo l’ultimo censimento ben 405 cittadini, di cui molti con la residenza a Roccaforte ma effettivamente domiciliati altrove.

Eppure da Roccaforte si alza l’indignazione del Sindaco Penna: “per due mesi ci siamo spesi per tutelare la salute dei nostri cittadini e vediamo che tutto rischia di essere reso vano da una IRRESPONSABILE Ordinanza emanata dalla Presidente della Regione Calabria alle 22 di stasera e con decorrenza 2 ore dopo, non possiamo accettare questo modo di agire senza nessuna consultazione degna del ruolo e della responsabilità che abbiamo nei territori che amministriamo. Qui qualcuno gioca per motivi politici sulla salute dei calabresi. Questo non possiamo accettarlo! Per il contenimento della pandemia è stata costituita in quasi tutte le regioni e a livello Nazionale una cabina di regia istituzionale che prevede la partecipazione dei rappresentanti dei Sindaci. In Calabria questo non “s’ha da fare” perchè si ha fretta ad arrivare primo nella corsa al POPULISMO becero.Questo modo di fare è semplicemente vergognoso!“.

Ma il primo cittadino può stare tranquillo, passata la rabbia della notte: a Roccaforte, oggi, tutto resterà come prima.

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