Crisi coronavirus: un piano “ReStart” per Misterbianco

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Le proposte del movimento “Guardiamo Avanti” per Misterbianco

ReSTART Misterbianco: un piano economico in quattro punti per far riaccendere la città e sostenere le forze produttive che creano lavoro e sviluppo“. Questa l’iniziativa avanzata dal movimento “Guardiamo Avanti” alla Commissione straordinaria che amministra il Comune di Misterbianco. “Da due mesi a questa parte – spiegano Marco Corsaro e Ninni Anzalone, presidente e segretario del movimento – raccogliamo le istanze e gli appelli di imprese ed esercenti alle prese con le mille difficoltà finanziarie e lavorative causate dal lockdown. Oggi proponiamo il piano “ReSTART Misterbianco perché siamo convinti che un grande Comune come il nostro, dotato di importanti risorse, debba fare in concreto la propria parte attraverso delle misure economiche che favoriscano le attività d’impresa e il risveglio socio-economico della seconda città della provincia. Agli aiuti dal Governo Conte e dalla Regione – dichiarano – devono sommarsi dei sostegni comunali chiari e di facile accesso, come tagli dei tributi locali e contributi agevolati, affinché anche le imprese non siano lasciate da sole”.

Queste le misure formalmente consegnate dal movimento “Guardiamo Avanti”:

1) Suolo pubblico gratis per le attività commerciali: incentivare, ove possibile, la pedonalizzazione delle strade, in modo da consentire alle imprese di posizionare tavoli all’esterno del proprio locale, rispettando le norme sulla distanza tra una postazione e l’altra, e attribuendo alle stesse un numero di postazioni maggiore, attesa la inevitabile riduzione dei posti disponibili proprio in virtù delle nuove distanze da osservare, con ulteriore snellimento delle procedure per il rilascio dell’autorizzazione;

2) Convenzioni per i prestiti: predisporre idonea convenzione con appositi Istituti bancari per consentire la concessione di prestiti finalizzati alla ripresa delle attività produttive, parametrati al volume d’affari dell’anno precedente, senza richiesta di fideiussioni personali, con l’intervento del Comune che potrebbe coprire quota parte del rischio assunto, le spese di istruzione delle pratiche e, inoltre, farsi carico del pagamento degli interessi dei prestiti concessi;

3) Esenzioni tasse, rimborsi e contributi su locazioni
– supporto per il pagamento del canone di locazione dei mesi di marzo, aprile e maggio delle attività commerciali;
– esenzione per i mesi di marzo, aprile e maggio dei tributi locali;
– riduzione del 50% per i mesi successivi dei tributi locali che dette aziende dovranno pagare nel corso del corrente anno;
– rimborso forfettario del 50% delle utenze relative ai due mesi successivi alla riapertura per contribuire alla liquidità aziendale;
– contributo forfettario a sostegno del danno subito a seguito del deperimento o scadenza della merce detenuta nei frigo degli esercizi commerciali;

4) Taglio dell’imposta su pubblicità ed affissioni per consentire alle imprese di promuovere i propri prodotti locali a costi inferiori.

Si tratta – spiegano ancora Corsaro e Anzalone – di iniziative che possono trovare idonea copertura attraverso opportune manovre di bilancio che renderebbero il Comune un protagonista concreto ed efficace della necessaria ripresa che Misterbianco dovrà avere una volta chiusa la prima fase della crisi del coronavirus. Il nostro movimento – concludono – è pronto a offrire il contributo che si ritenga necessario se la Commissione straordinaria, con la consueta apertura al confronto che ne sta contraddistinguendo l’operato, lo riterrà opportuno”.

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