Coronavirus, dal calcioscommesse al volontariato nel bergamasco: l’ex Reggina Carobbio ha cambiato vita

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E’ finito l’incubo dell’ex calciatore della Reggina, Filippo Carobbio: dall’arresto per calcioscommesse alla nuova vita da volontario nella lotta al Coronavirus

Dallo scandalo calcioscommesse, all’attività di volontariato. A testimonianza che la vita offre sempre una seconda chance. Non tutti probabilmente lo ricorderanno, Filippo Carobbio ha giocato in Serie A con la Reggina nelle stagioni 2005/2006 e 2006/2007, arrivando a collezionare 32 presenze. L’ex calciatore è tra le decine di personaggi del mondo del calcio che, a partire dal giugno 2011, furono indagati dalle Procure di Cremona e Bari per calcioscommesse (inchiesta Last Bet). Carobbio trascorse in carcere nove giorni, poi divenne collaboratore di giustizia e fu rilasciato dopo lunghe confessioni. Grazie a quello status riuscì a patteggiare 18 mesi a livello penale e 26 mesi di squalifica a livello sportivo. Oggi però l’incubo è finito, Carobbio è tornato a far parlare di sé per una vicenda positiva. Nei panni di volontario risponde in prima linea nella sua Nembro: “la gente è spaventata dal coronavirus, ha bisogno di informazioni. Qui chiedono di tutto, dalle mascherine, i guanti e informazioni sugli spostamenti – ha rivelato all’Eco di Bergamo -. Nembro è il mio paese. L’ufficio da dove rispondo si affaccia sulla piazza e vederla vuota ogni mattina è triste. La sensazione è che le cose stiano andando un po’ meglio e spero di veder questa piazza ancora piena di gente e bambini”. Si tratta per fortuna di una storia a lieto fine…

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