Calabria e Sicilia, si moltiplicano edicole e librerie che non vendono più Libero di Vittorio Feltri [FOTO]

StrettoWeb

“Il giornale ‘Libero’ non sarà più venduto, perché non è giusto arricchire gente che non ci porta rispetto”: le parole di una libraia di Montalto Uffugo contro Vittorio Feltri

Dopo le parole polemiche di Vittorio Feltri, direttore di Libero, che ha lanciato pesanti accuse al popolo meridionale, si stanno moltiplicano in queste ore le iniziative di edicolanti e librai in Calabria e in Sicilia che si rifiutano di vendere il quotidiano del giornalista bergamasco. Dopo aver riportato la scelta della storica Libreria Ave di Reggio Calabria, che ha annunciato di aver restituito alla casa editrice i libri di Feltri, si apprende che una situazione molto simile si sta verificando a Montalto Uffugo. Nel paese in provincia di Cosenza, la signora Tiziana Marchese, titolare di una libreria, ha affisso un volantino e su Facebook ha affermato: “mi permetto di scrivere direttamente poiché sentir parlare il ‘Dottor’ Vittorio Feltri di noi del SUD utilizzando certi termini è scandaloso. Con tutto il rispetto per la libertà di stampa e di opinione, mi pare che qui si tratta di un atteggiamento razzista proclamato da un personaggio pubblico molto influente. Sono una piccola libraia affiliata al gruppo Mondadori con sede a Milano, città accogliente e laboriosa, ma arricchita da tanti meridionali che hanno sempre collaborato a questa crescita. Tanti gli studenti meridionali che studiano nelle varie università, tante presenze che coppano posti di prestigio in Lombardia e contribuiscono alla crescita stessa. Essendo la mia libreria anche edicola, da oggi informerò i miei clienti, gente del sud e non solo, che il giornale ‘Libero’ non sarà più venduto, perché non è giusto arricchire gente che non ci porta rispetto”. Lo stesso è avvenuto in un’edicola di Trapani, dove non sarà più in vendita il quotidiano. Il tutto ufficializzato attraverso un biglietto che recita ironicamente: “In Questa Edicola, da oggi non è più in vendita il quotidiano  “Libero”. Essendo meridionali inferiori non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testata giornalistica indipendente! Ci voglia scusare il direttore Feltri”.

Lo scrittore Maurizio De Giovanni, invece fa notare su Facebook che la raffinata strategia di Vittorio Feltri potrebbe far parte di un tentativo per spostare l’attenzione, come affermato anche nell’editoriale di StrettoWeb, e provare a nascondere la cattiva gestione dell’emergenza Coronavirus da parte della Regione Lombardia: “il punto è che è necessario che il cittadino (e l’elettore) lombardo non si chieda come sia potuto accadere, e non faccia due più due, e se la prenda invece col meridionale e con l’immigrato, brutto sporco e cattivo, perché nulla unisce quanto un comune nemico, e nulla distrae come un urlo disarticolato e scomposto di un folle”.

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