Reggio Calabria, verso l’estate con lo spettro Coronavirus: imprenditori del turismo molto preoccupati [INTERVISTE]

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  • B&B Angolo di Paradiso
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Gli imprenditori non vogliono mollare, ma si trovano a lottare senza aiuti per un futuro ancora incerto: l’estate si avvicina, ma il turismo rischia di essere nullo a causa del Coronavirus

Tra profonda incertezza e voglia di tornare al più presto a lavorare. L’emergenza Coronavirus ha fermato l’economia italiana e da diverse settimane ormai la maggior parte delle attività è stata obbligata alla chiusura dai diversi decreti ministeriali. In questi giorni però si sta finalmente iniziando a parlare di “fase 2”, di riapertura graduale delle aziende. Da oggi sono tornati all’opera librerie e negozi di abbigliamento per bambini, l’attenzione però ricade anche su coloro che a riaprire saranno gli ultimi: bar, ristoranti e strutture alberghiere. A Reggio Calabria molti imprenditori stanno iniziando a progettare e guardare avanti con positività. Nella già debole economia cittadina il turismo rappresenta uno dei settori trainanti, per questo nessuno ha intenzione di arrendersi o immaginare un’estate diversa dalle altre, pur essendo consapevoli che nulla sarà come prima.

B&B Charme Airport

In tempi normali alberghi e B&B di Reggio Calabria erano soliti l’estate ospitare turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, ma quest’anno saranno penalizzati dalla (quasi) certa mancanza di una delle principali attrazioni turistiche della città: i lidi in Via Marina bassa. Le discoteche all’aperto e i vari chioschetti, che adornano il “chilometro più bello d’Italia” da giugno a settembre, non esisteranno, o perlomeno saranno attrezzati per offrire solo attività balneari. Insomma, i preparativi per la stagione più calda dell’anno procedono con grande incertezza, perché oggi bisogna fare i conti con il subdolo nemico Covid-19.

“Le nostre strutture sicuramente riapriranno prima rispetto a bar e ristoranti”, sottolinea il giovane imprenditore Giovanni Cilione. Il proprietario dei B&B “Charme Airport” e “Central Charme Suite” aggiunge: “le nostre sono attività fondamentali perché supportano aziende (ad esempio Hitachi) che ospitano gente dal Sud e del Centro Italia che operano a Reggio Calabria. Noi abbiamo molti clienti, infatti credo e spero che torneremo ad operare già da lunedì prossimo. Per quel che riguarda il turismo invece sono molto preoccupato, perché eravamo già in difficoltà prima che si diffondesse il Coronavirus, questa estate ritengo che sia altamente compromessa, soprattutto per il turismo estero, visto che molti voli sono stati cancellati”.

Questa disamina apre un’altra grande problematica dell’area reggina, la chiusura dell’aeroporto Tito Minniti e la cancellazione dei voli verso Reggio Calabria nei i prossimi mesi. Totale incertezza regna intorno l’ambito turistico, ma Cilione riesce a trovare un aspetto positivo: “sono sicuro che lavoreremo molto con clienti italiani, perché la Calabria è la regione meno colpita d’Italia e in molti saranno attratti dalla tranquillità della nostra terra. Durante le festività pasquali non è stato possibile spostarsi da una zona all’altra del nostro paese, ma credo che sarà possibile farlo tra qualche mese, quindi molti calabresi torneranno per far visita ai parenti. La mia azienda ha un bel pacchetto di clienti, dalle mie analisi sono sicuro che gli italiani che potranno permettersi una vacanza sceglieranno una meta italiana. Porteremo a tutti i costi avanti i nostri progetti, vogliamo rivalutare e dare la rilevanza che merita questa bellissima terra”.

B&B Charme Airport

“Sono sicuro che molti B&B non riapriranno perché molte prenotazioni che c’erano in questi mesi sono stati cancellati, così come molti voli dall’estero per l’Italia”, sottolinea invece Ugo Cuzzucoli, collaboratore di Giovanni Cilione. “Ci sono da pagare affitti e bollette, non tutti hanno la forza economica di sostenere queste spese. La situazione è molto preoccupante”. Se per il momento infatti c’è stata una proroga per il saldo delle tasse, l’incubo degli imprenditori si ripresenterà nei mesi successivi. E, senza una prospettiva certa di lavoro, purtroppo la scelta di chiudere l’attività sarà per molti un obbligo.

 

B&B Angolo di Paradiso

“Attualmente siamo chiusi nel rispetto delle ordinanze dei Dpcm. Ma anche le aspettative future al momento sono nulle”, afferma Gullì Pasqualina, proprietaria del B&B “Angolo di Paradiso”. Non è possibile fare previsioni, essendoci anche grande incertezza ai vertici della politica italiana: senza una data e senza chiarezza infatti, ogni progetto rimane soltanto una mera ipotesi. E in questo grande mare di punti interrogativi manca soprattutto l’aiuto dalle istituzioni: “in queste ore si dovrebbero sbloccare i 600 euro delle partite IVA, sempre che i pagamenti non vengano ancora una volta posticipati”. Come si dice in questi casi dunque, oltre il danno la beffa. Tutta questa gente aspetta al più presto risposte e soluzioni concrete dalle istituzioni nazionali e locali, affinché la prospettiva di riapertura e poi di investimento non rimanga soltanto un’ipotesi.

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