Reggio Calabria, Falcomatà: “non sono Padre Cristoforo nei Promessi Sposi, quelle persone vanno condotte in Sicilia. Ci opperremo fisicamente”

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Il sindaco Falcomatà insiste: “Reggio non è un lazzaretto, ci opporremo con fermezza. No al trasferimento in hotel di Reggio Calabria delle persone bloccate a Villa San Giovanni”

Il sindaco di Reggio Calabria non ci sta ed esprime il suo dissenso sui social. Ecco l’ultimo post apparso sul profilo Facebook di Giuseppe Falcomatà, dove conferma che le persone bloccate al porto di Villa San Giovanni non saranno ospitate all’Hotel Excelsior:

“REGGIO CALABRIA NON È UN LAZZARETTO ED IO NON SONO PADRE CRISTOFORO NEI PROMESSI SPOSI!

NO AL TRASFERIMENTO IN HOTEL DELLA NOSTRA CITTÀ DELLE PERSONE BLOCCATE A VILLA SAN GIOVANNI

Ci opporremo con fermezza a questa ipotesi, anche fisicamente se necessario.

Sarebbe una soluzione assurda, che crea potenziali assembramenti e molteplici occasioni di contagio, mettendo a rischio la salute di migliaia di reggini che da quasi un mese, con enormi sforzi e sacrifici, stanno riuscendo a limitare la diffusione del virus, con comportamenti responsabili e rispettosi delle regole.

Dobbiamo evitare questa ipotesi, mi appello al Presidente Sergio Mattarella al quale ho scritto ufficialmente. Quelle persone, tutte di origine siciliana, non dovevano partire, dovevano essere controllate prima. Chi non lo ha fatto se ne assuma le responsabilità perchè a pagare il prezzo non saranno i reggini.

Ora vanno scortate a casa loro, in Sicilia, perchè è lì che vogliono andare e poste in quarantena vigilata. È l’unica soluzione corretta, rispettosa delle leggi e della dignità umana, di buon senso e in grado di tutelare la salute di tutti”.

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