Reggina, Taibi: “Auteri non mi piace come allenatore, né come persona. Bandecchi? Persona intelligente”. E sulla promozione in Serie B…

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Taibi: “Auteri è totalmente diverso da Bandecchi. Se la Reggina dovesse essere promossa in Serie B a tavolino, nessuno può dire che ci hanno fatto un regalo”

“Da uomo di sport mi auguro che si possa riprendere, perché vorrebbe dire che il Coronavirus sarebbe stato quasi debellato. In ogni caso, qualora si dovesse optare per l’assegnazione a tavolino della promozione in Serie B, non vuol dire che alla Reggina sia stato regalato qualcosa”, inizia così l’intervista di Massimo Taibi ai microfoni della TV ufficiale amaranto. Il d.s. della Reggina ha risposto a una domanda su mister Auteri, che ieri ha lanciato una assurda ipotesi sulla eventuale ripresa dei campionati: “non mi piace come persona, neanche come allenatore, non so da dove gli vengano in mente certe idee, si sta attaccando a idee che non esistono. Se il Catanzaro è così distante da Reggina e Bari, significa che la squadra è stata gestita male. Ad inizio anno c’erano tante squadre candidate al primo posto, tra cui anche il Catanzaro. Oggi i giallorossi hanno venti punti di distacco, il motivo è che i risultati dipendono anche da chi sta alla guida del gruppo”.

Un commento di Taibi su Bandecchi, presidente della Ternana, che nelle ultime settimane ha cambiato il tono dei suoi discorsi quando parla della Reggina: “all’inizio sembrava burbero, provocava gli avversari per stimolare la propria squadra, ma si è dimostrato una persona intelligente che sa riconoscere i meriti degli altri. E’ qui la differenza con Auteri”. I meriti, appunto, di una squadra che con merito è al primo posto: “sono stato fortunato ad essere accompagnato in questo percorso da professionisti veri. Il presidente Gallo ha dato stabilità economica, ma anche e soprattutto organizzativa. Poi nomino il mental coach Patti, il mister Toscano e tutti i componenti del suo staff. L’unione ha costruito una squadra che ad oggi non hai mai sbandato”.

Il d.s. amaranto ha ricordato il suo gol di testa all’Udinese: “oggi non potrei mai emulare quello stacco, ero più giovane, oggi rimedierei solo uno stiramento. Il fatto che sono passati quasi 20 anni prima che un portiere potesse fare nuovamente un gol (Brignoli del Benevento contro il Milan, ndr) dimostrano la particolarità di questo evento”, ha concluso Massimo Taibi.

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