Emergenza Coronavirus, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria 100 mila euro per l’acquisto di ventilatori polmonari: saranno donati al Grande Ospedale Metropolitano e alle altre strutture sanitarie

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Emergenza Coronavirus a Reggio Calabria: il sindaco metropolitano Falcomatà acquista ventilatori polmonari e attrezzature di sicurezza per gli Ospedali del territorio

Il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà ha firmato questa mattina l’autorizzazione al prelievo dal fondo di riserva di una somma complessiva di 100 mila euro per l’acquisto di ventilatori polmonari e altre apparecchiature di sicurezza da destinare agli ospedali del territorio metropolitano di Reggio Calabria.

Le apparecchiature elettromedicali, nello specifico ventilatori polmonari, letti e attrezzi per ventilazione respiratoria non invasiva, saranno destinate al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e alle altre strutture sanitarie dove si registreranno maggiori necessità. La consegna, viste le attese dovute all’enorme richiesta di apparecchiature mediche, è prevista nei prossimi giorni.

“In questo momento di emergenza – ha spiegato il sindaco – ognuno deve fare la propria parte. Crediamo sia importante sostenere le strutture sanitarie, alle prese con le difficoltà contingenti e con la difficoltà di approntare nuovi spazi da destinare ad un eventuale inasprirsi dell’emergenza, attraverso degli aiuti concreti e tangibili. Per questo abbiamo deciso di destinare ai nostri ospedali la somma individuata per l’acquisto delle apparecchiature, in questo momento preziosissime, per il trattamento di pazienti affetti da Coronavirus”.

“Ringrazio il Vicesindaco Riccardo Mauro, gli altri Consiglieri Metropolitani e i Settori dell’Ente che hanno collaborato a questo provvedimento, frutto di un proficuo lavoro di squadra. Nei prossimi giorni proseguiremo con questa attività di sostegno alle strutture sanitarie e alla popolazione, con l’acquisto di altre dotazioni di sicurezza, come mascherine e dispositivi di protezione individuale, da destinare ai lavoratori più esposti e ai cittadini che ne hanno più bisogno”.

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