Coronavirus in Calabria: “favorire una gestione compartecipata dell’emergenza Covid 19”. La decisione è giunta al termine di una riunione svoltasi negli uffici del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria su iniziativa dell’assessore regionale Gianluca Gallo
“Favorire una gestione compartecipata dell’emergenza Covid 19”. La decisione è giunta al termine di una riunione svoltasi nella serata di giovedì negli uffici del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria su iniziativa dell’assessore regionale Gianluca Gallo. All’incontro, che si è tenuto nel rispetto delle distanze e delle disposizioni di sicurezza dettate in tema di emergenza sanitaria, insieme all’assessore ed al dirigente generale del Dipartimento, Giacomo Giovinazzo, hanno preso parte i presidenti delle organizzazioni regionali dei produttori: Franco Aceto per Coldiretti, Alberto Statti per Confagricoltura, Camillo Nola per Confcooperative, Damiano Sorace per Copagri, Nicodemo Podella per Cia e Giuseppe Mangone per Anpa, tutti accompagnati dai direttori delle stesse organizzazioni. I rappresentanti delle organizzazioni dei produttori hanno manifestato “le proprie preoccupazioni rispetto al momento drammatico che il comparto agroalimentare calabrese sta vivendo, ponendo l’accento sulle priorità da affrontare”. Riflettori puntati sulla “mancanza di liquidità delle aziende agricole” e sul fatto che “gli agricoltori, in questo momento, stanno rischiando la propria vita per garantire gli approvvigionamenti e si aspettano dunque, nel prossimo decreto governativo, maggiore attenzione”.
“Per quanto mi riguarda – ha proseguito Gallo – ho già chiesto al Ministro Bellanova la massima sburocratizzazione, per alleviare i disagi derivanti dalla mancanza di liquidità delle imprese. Ho già dato mandato al Dipartimento di individuare tutte le somme che si possono recuperare. Contemporaneamente, dobbiamo pensare alla ristrutturazione finanziaria e, pur non avendo ancora il bilancio regionale, occorre individuare delle risorse e programmare anche un fondo rotativo. Con il Governo centrale, invece, dobbiamo trovare fondi per il ristoro delle imprese e collaborare per colmare alcune delle gravi lacune del Decreto ‘Cura Italia’, come ad esempio quella relativa al settore floro-vivaistico. Nel frattempo, ho iniziato ad interloquire con Ismea, al fine di reperire finanziamenti immediati e bisogna capire anche se Fincalabra possa essere utilizzata”. In chiusura, l’Assessore ha auspicato massima collaborazione, da parte delle organizzazioni dei produttori, nella definizione di un modello concertativo permanente, con un unico obiettivo: “restituire centralità alla Calabria attraverso la valorizzazione del suo comparto agroalimentare”.