Coronavirus, il Viminale stoppa l’ordinanza coprifuoco del sindaco di Messina: è carta straccia

StrettoWeb

Coronavirus: dal Viminale stop l’ordinanza coprifuoco del sindaco di Messina De Luca. È inefficace

L’ordinanza del sindaco di Messina per contrastare l’emergenza coronavirus è carta straccia.  Dal Viminale arriva lo stop all’ordinanza di De Luca con cui ieri il primo cittadino anticipava le misure del governo sulla chiusura dei negozi, delegando ai vigili urbani i controlli sul rispetto del provvedimento. Il ministero dell’Interno, secondo quanto si apprende, riterrebbe inefficace la decisione del sindaco.
In città e nel resto d’Italia valgono le disposizioni del Governo.  De Luca, su Fb, aveva annunciato, oltre alla serrata dei negozi che non vendono beni di prima necessità, anche gli uffici comunali. E il divieto di circolazione per i cittadini tranne che per motivi di salute. “Sono la massima autorità locale in tema di sanità, – aveva detto – e voglio vedere chi ora crede che stia facendo qualcosa contro legge. Io voglio solo tutelare la mia comunità”.

De Luca: “Le disposizioni di Conte per il coronavirus? Acqua fresca. La mia ordinanza resterà in piedi. Coprifuoco essenziale per estirpare l’epidemia a Messina”

Emergenza coronavirus, i sindacati: “ineccepibile l’intervento del Viminale. Qualsiasi ulteriore atto amministrativo locale, oltre che inefficace dal punto di vista giuridico, rischia di creare confusione tra i cittadini e nel mondo del lavoro”

“Il momento è grave e, dopo le ultime decisioni del governo che non hanno eguali nella storia della nostra Repubblica, il Paese, nei fatti, si è fermato. Accanto alle giuste e necessarie disposizioni finalizzate a difendere la salute dei cittadini e a bloccare l’espandersi del contagio del Covid-19, riteniamo indispensabile che le misure economiche approvate dal Consiglio dei ministri siano finalizzate al pieno sostegno dei lavoratori, delle famiglie, dei pensionati e delle imprese per evitare il tracollo dell’economia. Questo assunto è ancor più necessario nel nostro fragile territorio che rischia di morire definitivamente” lo hanno dichiarato Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina.
“In queste ore drammatiche, reputiamo necessario il pieno rispetto del Dpcm dell’11 marzo 2020 poiché qualsiasi ulteriore atto amministrativo locale, oltre che inefficace dal punto di vista giuridico, rischia di creare confusione tra i cittadini e nel mondo del lavoro. In tal senso, reputiamo ineccepibile l’intervento del Viminale finalizzato a ristabilire i termini della questione. Il Sindacato confederale, anche in queste ore, è, come sempre, in prima linea in un’azione unitaria a fianco dei lavoratori e al servizio della collettività” hanno Mastroeni, Alibrandi e Tripodi.

Condividi