Coronavirus, Gozi: “Video francese contro la pizza? Vomitevole”

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Coronavirus, Gozi (europarlamentare En Marche): “Video francese contro la pizza? Vomitevole. Mi sono attivato e in poche ore sono arrivate le scuse di Canal +”

Sandro Gozi, europarlamentare di En Marche, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul video di Canal + contro la pizza italiana. “Quel video era vomitevole, pessimo. E’ una trasmissione che fa una satira molto dura rispetto all’Italia, ma anche rispetto a quello che succede in Francia. Però nel contesto attuale è un video vomitevole che richiedeva delle scuse. Quindi mi sono attivato e in poche ore l’ad di Canal + ha scritto una lettera di scuse all’ambasciatrice italiana, quindi al popolo italiano. E’ stato anche rimosso il video dal sito Canal +. Ovviamente è un errore di una tv privata, non è stata un’idea del popolo francese. In condizioni normali di rapporti fra Italia e Francia non mi sarei attivato, non ce ne sarebbe stato bisogno. Purtroppo la percezione della Francia in Italia non è buona. Macron e la Francia sono visti non come alleati ma come avversari, ogni volta si tirano fuori complotti francesi contro l’Italia. Questo è esagerato. Cena tra Di Maio e ambasciatore francese? I rapporti personali contano moltissimo, per questo trovai ridicolo quando Di Maio e Meloni chiedevano le mie dimissioni quando ero consigliere del governo francese. Preferisco il Di Maio che mangia una pizza con l’ambasciatore francese a Roma, rispetto al Di Maio che incontra i gilet gialli. Di Maio ha fatto danni enormi all’immagine dell’Italia rispetto ai rapporti con la Francia”.

Sul ruolo dell’Europa. “Fino ad ora i governi nazionali hanno rifiutato di dare all’Europa poteri veri a livello di sanità. Poi quando si verificano certe emergenze si scopre che non esistono confini nazionali per fermare il virus. Di fronte a certe situazioni è necessaria un’azione comune, credo che questa sia un’occasione per riflettere. Protocolli comuni, piena trasparenza, interventi a favore che sono più esposti a certi problemi. Mi ha fatto un po’ ridere leggere qualche giornale nazionalista che attacca l’Europa. Gli stessi esponenti politici che hanno passato gli ultimi anni ad attaccare l’Europa, a dire di uscire dall’Europa, adesso dicono: l’Europa della sanità dov’è? L’Europa della sanità non c’è, ma detto da loro che vorrebbero cancellarla completamente l’Europa fa ridere”.

Sulla gestione dell’emergenza da parte del governo italiano. “Giuste le misure prese per il contenimento. L’Italia è stata trasparente forse più degli altri Paesi, forse questo è stato un boomerang, però oggi ci si rende conto che non c’è un caso Italia, c’è un caso Coronavirus. Penso che la flessibilità sia nelle regole e verrà concessa. Si parla di 3-4 miliardi. Bisogna vedere se questo ci basterà. Se si vuole rilanciare un piano di infrastrutture, se si vogliono ridurre o sospendere il pagamento di alcune imposte e dei mutui, questo va oltre la flessibilità quindi sarà l’Italia a decidere se vuole intraprendere azioni che vadano oltre e penso che gli altri Paesi capirebbero.

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