Coronavirus e traghetti sullo Stretto, la testimonianza di un pendolare: “viaggiamo su navi stracolme”

StrettoWeb

Un pendolare scrive a StrettoWeb: “Siamo costretti a stare all’aria aperta, pioggia o vento fa lo stesso. Aspettiamo ore agli imbarchi e viaggiamo su traghetti stracolmi”

In merito al nostro articolo sugli assembramenti sulle navi treghetto nello Stretto di Messina, riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro.

In merito al vostro servizio sugli assembramenti sulle caronti, non posso che darvene conferma. Sono un pendolare che prende la nave delle 7,20 e con me decine di colleghi. Ebbene a prescindere da quando finiamo il turno, 13 o 14 siamo costretti ad aspettare le 18 per fare rientro. Di conseguenza la nave è stracolma, essendo la prima utile per il ritorno. Nave che parte sistematicamente in ritardo in quanto l’azienda Caronte non parte prima che la nave sia colma di macchine. Da questo i sistematici ritardi. Aggiungo altresi che sulla nave in partenza alle 7,20 ci sono i pendolari che iniziano il loro turno di lavoro alle 13 e alle 14. Persone soggette a sobbarcarsi una giornata in giro per 6 h di lavoro e che, finendo il turno alle 19 devono attendere la nave delle 21. Mi piacerebbe che la vostra redazione ponesse in evidenza questa situazione. Una soluzione tampone potrebbe essere una nave che partisse da Messina alle 14,20 e ritornasse da villa alle 15. Ci sarebbe una netta diluizione del numero dei viaggiatori. Aggiungo che attualmente per mantenere per quanto possibile le distanze siamo costretti a stare all’aria aperta, pioggia o vento fa lo stesso. Distinti saluti”.

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