Coronavirus, la drammatica testimonianza da Villa San Giovanni: “stavamo tornando nella nostra unica casa in Sicilia, siamo sani ma arriveremo malati”

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Coronavirus, la testimonianza di una coppia in attesa a Villa San Giovanni

E’ una situazione surreale. Io e mio marito siamo sbarcati dalla nave da crociera Costa Pacifica, dove abbiamo lavorato per sei mesi, e stiamo cercando di raggiungere la nostra casa in Sicilia. La polizia ferroviaria ci ha permesso di partire da Roma con la nostra autocertificazione, ma in Calabria siamo stati bloccati perchè la Sicilia è chiusa“. E’ il racconto disperato di Gianna che, con il marito, un collega della Costa Crociere, e altre dieci persone, è ferma dalle 14 in una saletta della stazione di Villa San Giovanni. “Da ore siamo al freddo, ammassati in uno spazio ristretto, senza alcun rispetto delle distanze di sicurezza o dispositivo per proteggerci. Hanno chiuso anche i bagni fino a domani mattina. Siamo partiti sani e rischiamo di arrivare ammalati. Noi vogliamo soltanto raggiungere la nostra unica casa, non abbiamo altri posti dove andare”, dice all’ANSA Gianna. Le tredici persone sono state denunciate per non avere rispettato il decreto che impedisce gli spostamenti sul territorio nazionale.

Rispetto a quanto riferito da Gianna, fonti ferroviarie ci fanno sapere che i bagni erano aperti e le persone rimaste in sala d’attesa alla stazione di Villa San Giovanni, erano a distanza di sicurezza e monitorati dalla Polfer.

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