Coronavirus a Reggio Calabria: “si provveda a dotare tutti gli operatori delle Farmacie di dispositivi di protezione individuali”

StrettoWeb

Coronavirus a Reggio Calabria: “si provveda a dotare tutti gli operatori delle Farmacie di dispositivi di protezione individuali al pari di medici e infermieri”

“Non si può certo fare la classifica di chi è il più bravo tra coloro che in questi giorni di paura sono rimasti al proprio posto per servire la comunità, del resto gli Italiani di fronte alle difficoltà hanno sempre espresso quella forza e quel coraggio che in tempi sereni sembra esistere solo nei libri di storia e nelle canzoni degli Alpini”. E’ quanto scrivono in una nota il presidente dell’associazione titolari di Farmacia a Reggio Calabria Dr. Ettore Squillace Greco ed il segretario Dr.ssa Natalia Neri Simonetta. “Ma certo – prosegue la nota- tra chi con abnegazione non si è tirato indietro possiamo annoverare a pieno titolo i Farmacisti che, come sempre, un po’ schivi e lontani dai riflettori hanno continuato a dispensare farmaci e consigli, hanno prodotto quanto necessario nei laboratori galenici, ma soprattutto hanno mantenuto fede al loro ruolo di punto di riferimento per la popolazione. Tanto che molte voci li definiscono “combattenti in campo aperto e non in trincea” di questa battaglia “inimmaginabile” fino al mese scorso. E proprio dai rappresentanti di chi più che curare clienti malati si preoccupa di mantenerli sani, giunge un accorato appello, affinché si provveda a dotare tutti gli operatori delle Farmacie di dispositivi di protezione individuali al pari di medici e infermieri. Quanto sopra e molto altro è contenuto nella lettera che Federfarma, rappresentata dal Presidente Ettore Squillace Greco e dal Segretario Simonetta Neri, ha inviato alla Prefettura ed ai vertici di Asp e Servizio Farmaceutico Territoriale, ove oltre sollecitare la dotazione di presidi individuali di protezione per i Farmacisti, quali guanti e mascherine FFP2 e FFP3, si evidenziano alcune criticità di sistema, come ad esempio quelle legate alla ricetta rossa cartacea che costringe il paziente ad uscire di casa per recarsi dal medico e poi nuovamente in Farmacia, esponendolo ad un potenziale contagio, il tutto evitabile con una semplice autorizzazione alla trasmissione via mail della ricetta dal Medico alla Farmacia scelta dal paziente. E’ evidente come sia di massimo interesse ascoltare e supportare le Farmacie che oggi più che mai stanno dimostrando un senso del dovere, un senso di responsabilità non meno rilevante di quello di chi lavora in ospedale. Capillarmente distribuite e operando nel ruolo di presidi sanitari di prossimità, le Farmacie sono le prime a cui ci rivolgiamo, dove andiamo per acquistare farmaci e dove più spesso riceviamo raccomandazioni e indicazioni a tutela della nostra salute. Oggi più che mai i Farmacisti si espongono ed espongono le loro famiglie ai rischi, perché hanno scelto una posizione difficile, hanno scelto di presidiare il territorio, di essere il primissimo terminal sanitario della comunità territoriale e sono sempre pronti e preparati ad accogliere, gestire e soprattutto orientare i cittadini verso la strada terapeutica più adeguata”, conclude la nota.

Condividi