Carnevale a Messina, Scattareggia e la faida tra first ladies: nuova tegola per l’assessore, scatta l’esposto in Procura

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Scattareggia ancora nel mirino per le ingerenze della compagna: bomba sul Carnevale a Messina, chiesta la testa dell’assessore

Nuova tegola per l’assessore Scattareggia. Nel mirino anche stavolta ci sono lui e la sua first lady Helga Corrao. A scatenare l’ennesimo polverone contro l’assessore del Comune di Messina (con delega allo sport e spettacoli) è stata Teresa Impollonia, dell’Agenzia di comunicazione e organizzazione eventi “Blue Sea Sicily”, che pubblicamente  ha denunciato “minacce e ritorsioni” nei suoi confronti da parte della Corrao.

Stando a quanto dichiarato dalla signora Impollonia, l’agenzia da lei gestita sarebbe stata letteralmente tagliata fuori dall’organizzazione di feste, eventi e spettacoli in città.

Il motivo? Attriti personali con la compagna dell’assessore: una faida tra first lady.

Corrao-Scattareggia

Il Carnevale a Messina è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La misura è colma e il “Club-Antiracket” di Messina stamattina, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall’ex consigliere comunale Zuccarello, nel manifestare solidarietà all’agenzia “Blue Sea Sicily”, ha annunciato di voler presentare un esposto in procura contro l’assessore, per abuso d’ufficio. Helga Corrao già la scorsa estate era finita sotto torchio insieme al suo campagno assessore, in quanto protagonista indiscussa di tutti gli eventi organizzati nell’estate in città.

Ma vediamo di ricostruire la vicenda. Nella giornata di ieri Teresa Impollonia ha inviato una nota ai giornali con un video allegato. Il video è stato girato lunedì a Palazzo Zanca, durante la presentazione del cartellone del Carnevale 2020 a Messina. Impollonia, che in passato aveva collaborato con l’Amministrazione comunale per alcuni eventi e spettacoli in città, proprio insieme alla compagna dell’assessore, adesso accusa Scattareggia di aver escluso l’agenzia dalle iniziative per il Carnevale a Piazza Cairoli e poi lancia accuse pesantissime anche contro “l’amica-nemica” Helga Corrao:

Siamo stati minacciati dalla compagna di Scattareggia. La decisione di non prendere in considerazione le diverse proposte degli scriventi da parte del signor Scattareggia, già protagonisti in altre occasioni di grandi successi riscossi in ambito cittadino con le proprie iniziative, trova origini nelle “minacce subite” dalla sottoscritta nella qualità di presentatrice e direttrice artistica della manifestazione “La Mascherina d’oro 2019” organizzata per il Carnevale dello scorso anno a Piazza Cairoli, da parte dell’assessore e dalla sua compagna, che urtati dalla presenza in giuria del rappresentante politico ed allora componente di un noto CdA pubblico messinese Roberto Cerreti, responsabile di aver consigliato alla coppia per opportunità di ridurre le apparizioni pubbliche della fidanzata del componente di giunta in manifestazioni patrocinate dal Comune di Messina, mi aggredivano sul palco chiarendomi che avrebbero fatto in modo “che né io né chi collaborava con me avrebbero più lavorato col comune di Messina“- scrive Impollonia.

Impollonia

“Ed effettivamente da quel giorno – si legge ancora  – e non solo sul territorio messinese, in maniera anomala ed ingiustificabile la scrivente si è ritrovata ad essere sostituita in extremis in diverse manifestazioni pubbliche nei diversi ruoli nell’imbarazzo degli organizzatori o l’agenzia, a vedersi rigettare, a ridosso delle date di inizio di manifestazioni concordate, le proprie istanze”. Scattareggia avrebbe risposto ad Impollonia con una pec, negando il patrocinio della manifestazione per il Carnevale. E intanto cresce il fronte di coloro che chiedono una presa di posizione decisa e netta da parte del sindaco di Messina. L’assessore Scattareggia si deve dimettere. Dal concerto neomelodico al Palacultura, alla vicenda del Franco Scoglio, Scattareggia ormai per tutti è un assessore inadeguato, che imbarazza la città. E in Consiglio comunale qualcosa inizia a muoversi. Con un’interrogazione urgente il consigliere comunale Alessandro Russo chiede al sindaco la revoca delle deleghe all’assessore Scattareggia per conflitto di interessi.

Sotto a chi tocca

Nella querelle sul Carnevale a Messina interviene anche l’ex city manager Emilio Fragale, che commenta:

Non conosco la signora Teresa Impollonia. Almeno, a me pare, di non conoscerla.

Non conosco la compagna dell’assessore comunale con deleghe allo sport, spettacolo, antichi mestieri e tradizioni popolari. Almeno, a me pare, di non conoscerla.

Conosco, invece, da quaranta anni, Pippo Scattareggia. Lo conosco come figlio di famiglia di persone nel lavoro instancabili, dignitose, positive. Una conoscenza, anzi una amicizia, senza frequentazione nel tempo; imperitura perche’ costruita da adolescenti, in estate, su “muretti”, in sella a ciclomotori, tra giornate in spiaggia e serate danzanti.

Circa venticinque anni fa, non senza sorpresa, lo ritrovai accanto ad un noto legale, outsider in politica, che si proponeva a primo cittadino. Da allora, credo, abbia sposato – con impegno diretto e indefesso – di elezione in elezione, di tornata in tornata, di campagna e in campagna, le cause più improbabili se non “sballate” perché … inguaribile fautore di cambiamento. Perché no – se si vuole – alla ricerca di cuneo, spazio e valorizzazione nel cambiamento. Se fosse dipeso da me, non lo avrei indicato o proposto o suggerito come assessore. A me, tuttavia, la sua nomina ha fatto personale enorme piacere … nonostante il dispiacere per la vittoria di De Luca. Ora che si trova isolato, raramente (diciamo quantomeno … di rado pubblicamente) sostenuto dai colleghi e fors’anche dal Sindaco, peraltro schiacciato dalla esigenza avvertita da 81 cittadini su 100 di un “cambio di passo” anche in giunta, io non mi schiero tra coloro che ne invocano dimissione o defenestrazione. Non mi va di cavalcare l’onda mediatica ne’ dello scontro tra le società di calcio per la gestione e utilizzazione del  “Franco Scoglio” ne’ delle bibite al palacultura in concerto di neomelodico ne’ delle carnevalate su e a Piazza Cairoli. 

A volere essere oggettivi, sull’operato dell’Assessore Scattareggia occorrerebbe sapere – nei capitoli di bilancio dedicati alle sue deleghe – a quanto ammontano le risorse. Infatti, anzitutto, occorre evidenziare  – al netto delle croniche difficoltà di cassa – quale peso specifico assume il ruolo in rapporto ad altri orizzonti dell’agire amministrativo. Quando la lettura degli strumenti contabili è ragionieristica, sfugge la capacità di discernere tra i veri obiettivi che – nell’annuale e nel pluriennale – si ripromette una amministrazione. 

Non conosco la Blue Sea Sicily associazione e/o agenzia di eventi. Non la conoscevo prima di questa polemica. Non la conoscevo prima della venuta di De Luca. Chissà quanto altro non conosco tra cose, enti e tecnici del prima e del domani.

La verità è che quando si vince prevale il “sotto a chi tocca”. Quando si perde si registra il “tocca a me”. A ragione o a torto con l’acqua da cambiare scorre anche quel che andrebbe preservato. È corretta la critica delle opposizioni. Per carità … ma esentateci dal puritanesimo di risulta. L’unico modo di giocare, quando si giocava nei cortili o in strada e … al tocco non venivi prescelto dai capitani … era fare l’arbitro o portare la palla. In questo, il mondo non è cambiato. De Luca ha vinto, ha vinto per caso, con questi giocatori. Chi ha perso … ha perso, a destra e a si sinistra, con i fuoriclasse di una borghesia accademica o professionale o imprenditoriale in buona parte alla finestra … se non capricciosa, sonnolenta e rimminchionita.  Nella specifica materia oggetto delle deleghe di Scattareggia l’unico protagonista del cartellone (musica, poesia, teatro, commedia, liscio, folclore, tragedia e cabaret) che può permettersi Messina è … così è se vi pare … De Luca, quello virale social e quello virulento sul palco. Scattareggia lo sa. Se vuoi riempire piazze e spalti … “abbasta” De Luca. A costo zero.  La verità è che non esiste cambiamento senza merito e non esiste merito senza cambiamento”.

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