Reggio Calabria, nuova stangata per i commercianti: la tassa sulla pubblicità aumenta del 50%, “si preferisce la chiusura dei negozi”

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Reggio Calabria, un lettore scrive: “non solo la tassa andrebbe tolta ma si dovrebbero incentivare i negozianti che installano insegne o monitor pubblicitari”

Sta destando scalpore a Reggio Calabria l’aumento della tassa della pubblicità del 50%. Un lettore scrive: “l’aumento della tassa sulla pubblicità sarà uguale a più degrado per la città. Di sera specialmente, tutte le città del mondo diventano fantasmagoriche. Le insegne dei negozi si accendono, animando le strade che altrimenti sarebbero buie e monotoni, monitor giganteschi che fanno girare immagini da fantascienza, insegne con luci da discoteca. La città –prosegue- si fa vedere calda accogliente, invoglia la gente ad uscire e quindi a guardare le vetrine anch’esse illuminate e a comprare. Insomma c’è vita. A Reggio già ora tutto questo non esiste, figuriamoci con un aumento della tassa che va a colpire proprio i commercianti che con le loro insegne danno vita alla città. Vergogna! Un altro espediente per aumentare il degrado. Io dico: che la tassa sulla pubblicità bisogna toglierla; intanto perché il comune ci andrebbe a guadagnare lo stesso con l’aumento del commercio e la proliferazione dei negozi. Invece a Reggio si preferisce la chiusura dei negozi. Non solo la tassa andrebbe tolta ma si dovrebbero incentivare i negozianti che installano insegne o monitor pubblicitari. Lungimiranza questi amministratori non ne hanno, preferiscono l’accattonaggio e il taglieggiamento dei cittadini. Vergogna”, conclude.

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