Un altro calabrese al Napoli: Diego Demme e Gattuso già si parlano in dialetto, una storia ricca d’intrecci sorprendenti

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Il Napoli ha messo a segno il primo colpo di questa sessione invernale di calciomercato: si tratta di Diego Demme, centrocampista di origini calabresi

E’ Diego Demme il primo acquisto del Napoli in questa sessione di calciomercato. E che ce ne cale, direte voi? Ebbene, il centrocampista tedesco ha origini calabresi, da parte del padre. Il primo colloquio con Gattuso c’è già stato ed è avvenuto in italiano, anzi in dialetto. Entrambi calabresi, Gattuso di Corigliano (Cosenza), Demme di Scandale (Crotone). Il padre del tedesco fa parte di quegli italiani emigrati in Germania in cerca di fortuna. E a trovarla è stato il figlio, Diego. E dire che si sarebbe potuto chiamare Fabio. Il Motivo? La mamma, tifosa pure lei, era pazza per il giovane Cannavaro che cominciava ad affacciarsi al grande calcio nelle fila del Napoli. Invece si optò per l’omaggio al più grande calciatore mai passato in Campania, Diego Armando Maradona, idolatrato dal padre, che tifosissimo dei partenopei non starà più nella pelle. Aspetterà con ansia la prima del figlio con la maglia azzurra.

Nato a Herford (in Germania) il 21 novembre 1991, Demme muove i primi passi nell’Arminia Bielefeld, storica squadra tedesca. Viene notato dal Paderborn e si trasferisce nella Renania Settentrionale nel 2012. Tre stagioni che lo consacrano come uno dei migliori interpreti del suo ruolo e lo pongono all’attenzione del Lipsia, neonato club della Red Bull. Due stagioni in Zweite Liga (seconda divisione tedesca), poi la promozione tra i grandi. Centocinque presenze in Bundesliga, 5 in Champions e 14 in Europa League. Un gettone anche in Nazionale. Esordio contro San Marino nel 2017.

Calciatore non troppo abituato a fare gol, come il suo prossimo allenatore e idolo, Gattuso. Stesse caratteristiche dell’ex Milan: corsa, grinta e piedi discreti. Uno che non molla mai, un calabrese insomma. Il suo primo gol, una delle rare reti messe a segno in carriera, è stato nell’aprile del 2017. Se la ricorderà per sempre Diego la gioia per quel gol. Un colpo di testa ad anticipare i difensori del Friburgo per la qualificazione in Champions League. Se la ricorderà perché per appoggiare in rete il pallone ci rimise un dente. Venne, infatti, colpito al volto da una scarpata di Ignjovski dicendo addio ad un incisivo. E’ anche molto abile a giocare ai videogame. Il Lipsia lo aveva selezionato per la squadra di e-Sports.

La sintonia con Gattuso c’è, quella con Napoli anche. Demme è arrivato in Italia per stupire e siamo sicuri che lo farà. Nella terra del più grande, quella di Diego.

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