Reggina, Pedullà: “Queste le ultime sul mercato in entrata e in uscita”. Poi la frecciata…

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Il noto giornalista ed esperto di mercato, Alfredo Pedullà, è intervenuto a ‘Buongiorno Reggina, sul canale ufficiale del club

Nonostante il lavoro lo abbia portato fuori dalla sua terra, non ha mai nascosto il suo tifo e il suo amore verso la Reggina. Uno dei più importanti giornalisti ed esperti di mercato, Alfredo Pedullà, è intervenuto telefonicamente a ‘Buongiorno Reggina’, sul canale ufficiale del club, parlando di tante situazioni. Queste le sue parole.

MERCATO – “Non escludo sorprese in uscita, ma se ce ne sarà una in uscita ne potrebbe seguire una in entrata. Doumbia e Rubin, di fatto, non vogliono andare via. In questo momento nessuno vuole andare via dalla Reggina. Ci sono state delle proposte per entrambi, ma preferiscono magari – anche se con meno visibilità – giocarsi a Reggio le proprie chance. Su Mastour due, tre società di Serie C ci hanno provato e potrebbero continuare a farlo, ma non c’è l’assillo di mandarlo via, né da parte della società né per volontà del calciatore. Ciliegina in entrata? La Reggina sta lavorando per giugno, tante situazioni potrebbero sbloccarsi dall’1 febbraio”.

FRECCIATE – “Se qualcuno, per vincere, pensa di fare del terrorismo psicologico occupandosi degli altri, pensa male. E non fa una cosa carina. Se qualcuno pensa di caricare la sua squadra in questo modo, in realtà la scarica. Sono mesi che sperano nella sconfitta della Reggina, e ora che è arrivata cosa hanno risolto? Anche la Juve ha perso due partite”.

GASPARETTO – “Faccio i miei complimenti a Gasparetto. La sua professionalità, la sua pazienza, il suo impegno e il suo rendimento hanno pagato. Al posto suo, il 99% dei calciatori avrebbe chiesto la cessione”.

IL DISCUSSO EPISODIO DI DOMENICA – “A me interessa che la Reggina abbia fatto una grande partita e abbia risposto a chi diceva che col Bari sarebbe arrivato il definitivo crollo. L’episodio dell’1-1? Lo archivierei. Dal mio punto di vista sarebbe stato impossibile vedere se fosse o stato o meno fuorigioco, era una situazione border-line, troppo veloce”.

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