Polizia Penitenziaria, boccata d’ossigeno in Sicilia: arrivano nuovi agenti

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A breve nuovi agenti di Polizia Penitenziaria per le carceri italiane. Riflettori accesi sul carcere di Barcellona Pozzo di Gotto

Boccata d’ossigeno per gli agenti di Polizia Penitenziaria in Sicilia. In Sicilia, a fronte di una pianta organica complessiva di 4.266 unità, risulta effettivamente coperto da 3.813 unità in servizio. Le maggiori scoperture si registrano nel ruolo dei Sovrintendenti, anche se i 2851 vincitori del concorso interno per tale qualifica, al termine del corso di formazione, costituiranno un bacino significativo da cui attingere per colmare le diffuse scoperture. La buona notizia è che a breve verranno completate le procedure concorsuali sia per ispettore superiore che di allievo agente e si provvederà, altresì, al completamento dell’assunzione straordinaria di 1300 allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria anche mediante scorrimento delle graduatorie vigenti. Lo comunica soddisfatto il sottosegretario M5S Alessio Villarosa: “Si confida quindi di poter disporre, a breve, di un ampio bacino di risorse umane a cui attingere per sanare le varie scoperture di cui risentono gli istituti di tutto il territorio e rispetto a cui saranno tenute in debita considerazione anche le esigenze del Provveditorato siciliano che, comunque, va ricordato, già lo scorso mese di luglio ha fruito di un incremento di 123 unità complessive, appartenenti al ruolo degli Agenti/Assistenti.”

Il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto

Riflettori accesi anche sul carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, dove sono detenuti soggetti affetti da malattie psichiche. La struttura negli ultimi anni è stata teatro di numerosi casi di aggressione al personale di polizia penitenziaria. “Il ministero– rende noto Villarosa- comunica che, già nel 2018, aveva provveduto ad interessare l’Assessorato regionale della salute, affinché parte dei detenuti ivi ricoverati e in carico all’A.S.P. di Messina venissero presi in carico da altre Aziende sanitarie provinciali della Regione, suggerendo l’attivazione di una sezione A.T.S.M. presso l’istituto di Siracusa, nonché l’ampliamento dei posti di quella annessa alla Casa circondariale di Palermo “Pagliarelli”. Aveva avanzato inoltre l’intenzione che venisse redatto un protocollo di intesa tra le Amministrazioni, uniforme per tutte le Articolazioni, con servizi sanitari identici per tutte che, allo stato attuale, risulta essere in valutazione sia del locale Provveditorato sia dell’Assessorato regionale alla Salute. Purtroppo i problemi del comparto sono cronici e non è semplice affrontarli in maniera immediata. Stiamo cercando di dare il più in fretta possibile risposte a tutto il territorio, con particolare riferimento al comparto della polizia penitenziaria che lavora giornalmente in condizioni alquanto rischiose.” Conclude Villarosa.

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