La storia dei fortini di Pentimele: a Reggio Calabria l’incontro promosso da Anassilaos

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Proseguono gli incontri promossi dell’associazione Anassilaos: giovedì a Reggio Calabria si parla dei fortini di Pentimele

Proseguono presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava gli incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava. Giovedì 16 gennaio alle ore 16,45 si terrà l’incontro sul tema “I forti di Pentimele storia, restauro conservativo e  valorizzazione” con la partecipazione della Dott.ssa Daniela Neri,  Responsabile del servizio Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali del Comune di Reggio Calabria. Introdurrà la Dott.ssa Marilù Laface, Responsabile Beni Culturali dell’ Associazione Anassilaos. Le fortificazioni Umbertine, la cui messa in opera fu voluta dal Generale Mezzacapo, furono costruite tra il 1882 e il 1892 e rappresentano l’intervento più ambizioso che sia mai stato realizzato in epoca moderna. Durante la seconda guerra mondiale, i fortini servirono come postazione antiaerei per contrastare le incursioni dell’aviazione anglo-americana. La struttura comune ai fortini si presenta con un fossato che protegge il lato di terra, con accesso da ponti levatoi, un cortile centrale, ed un corpo di fabbrica con rampa, inoltre furono dotati di mura di cinta con un sistema di feritoie che ricopriva l’intero perimetro della struttura. I due forti umbertini posti sulla collina di Pentimele sono stati negli ultimi anni oggetto di interventi di restauro conservativo grazie all’accesso a fondi comunitari da parte del comune di Reggio Calabria e i lavori sono stati coordinati, come Responsabile Unico del Procedimento, dalla dottoressa Daniela Neri, funzionario responsabile del Servizio Tutela e Valorizzazione del Comune di Reggio Calabria. Un lungo iter ammnistrativo ha portato alla realizzazione di tali importanti interventi, grazie ai quali è stata riqualificata una area di notevole interesse ambientale. Le procedure, che hanno determinato la stipula della concessione, e la realizzazione dell’intervento, sono state condotte nel rispetto dei tempi imposti dai finanziamenti comunitari e dall’iter progettuale. Obiettivo specifico di questi interventi è stato il recupero e la riqualificazione delle due fortificazioni militari Umbertine che dominano imponenti sullo stretto al fine di metterle in sistema con tutte le fortificazioni dell’area dello Stretto, migliorandone, sia le condizioni di sicurezza, che di accesso e la fruizione integrata del bene. Infatti, i due restauri sono stati finalizzati alla valorizzazione e recupero alla tutela, alla valorizzazione e fruizione. Il restauro conservativo si è realizzato intervenendo con mezzi non invasivi in presenza di dissesti strutturali, usando materiali compatibili con quelli preesistenti in modo da non interferire negativamente con le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche del manufatto. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricerca dei materiali e metodologie d’intervento rispettosamente compatibili con l’immobile e con l’area su cui insiste.  Al fine della loro valorizzazione il Comune ha avviato in questi anni alcune attività e organizzato eventi per raccontare il funzionamento dei Forti, attraverso anche sinergie con associazioni culturali e con l’Università.

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