Elezioni Regionali Calabria: sarebbero bastate poche migliaia di voti in più, e Carlo Tansi avrebbe superato la soglia di sbarramento dell’8% che gli avrebbe consentito di entrare in consiglio Regionale
In pochi ci avrebbero scommesso, eppure Carlo Tansi, il “quarto incomodo” delle Elezioni Regionali Calabresi dopo Centro/Destra, Centro/Sinistra e Movimento 5 Stelle, ha sfiorato il colpaccio ottenendo il 7,2% delle preferenze con 58.700 voti, appena mille in meno della coalizione del Movimento 5 Stelle. Sarebbero bastate poche migliaia di voti in più, e avrebbe superato la soglia di sbarramento dell’8% che gli avrebbe consentito di entrare in consiglio Regionale. Non ce l’ha fatta per un soffio il geologo del Cnr, già Capo della Protezione Civile Regionale negli scorsi anni (nominato da Oliverio). Il dato migliore a Cosenza: nella città bruzia, Tansi ha ottenuto addirittura il 21,37% dei voti.
“C’abbiamo creduto, stanotte eravamo abbondantemente sopra il 9 per cento, addirittura abbiamo sfiorato anche l’11 per cento. Sembrava cosa fatta, ma stamattina l’amaro risveglio, per la gioia della casta“. Lo afferma Carlo Tansi, candidato indipendente alla presidenza della Regione Calabria, commentando a LaCNews i risultati elettorali che se stanotte lo davano sopra la soglia di sbarramento dell’8 per cento, dunque in Consiglio regionale, stamattina lo collocavano di poco sotto. “La casta ha evitato di avere Tansi in Consiglio regionale – aggiunge -, un Tansi che avrebbe creato parecchi problemi. Ma partiamo da questi 60mila voti e continuiamo per la gente che ci ha dati questo riconoscimento“.