Messina, secondo round del Cambio di Passo: nuova seduta in consiglio comunale, De Luca al bivio

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Quella di oggi sarà una seduta di fuoco, impegni del sindaco permettendo. Il sindaco di Messina nel suo programma giornaliero ha inserito due appuntamenti proprio in concomitanza con la seduta in Aula, il che significa che i lavori verranno interrotti proprio come accaduto lunedì scorso

Il consiglio comunale di Messina questo pomeriggio torna a riunirsi per il secondo round del Cambio di Passo. Una seduta che potrebbe mettere fine alla sindacatura di De Luca: i consiglieri sono chiamati ad esprimersi sulla piattaforma programmatica stilata dal sindaco per il 2020 e decidere se concedergli una “fiducia in bianco” o bocciare il documento. Quella di oggi sarà una seduta di fuoco, impegni del sindaco permettendo. Il sindaco di Messina nel suo programma giornaliero ha inserito due appuntamenti proprio in concomitanza con la seduta in Aula, il che significa che i lavori verranno interrotti proprio come accaduto lunedì scorso. Il programma odierno del sindaco ha letteralmente indignato la consigliera comunale Antonella Russo: “Caro sindaco Cateno ma non ha mai il pallido sentore di esagerare? Al netto dell’impegno istituzional-religioso di lunedì, che era comunque ampiamente previsto, non crede che oggi debba restare in aula a sentire tutti gli interventi dei consiglieri, e consentire lo svolgimento del consiglio comunale, al termine del quale ha già detto in tutte le lingue che potrebbe dimettersi da primo cittadino, senza ulteriori interruzioni? Peraltro per impegni certamente meno importanti di un voto che può cambiare il destino della città?
Sindaco De Luca,  forza, su spostiamo inaugurazioni e premiazioni a domani… Oggi rimanga in aula e dica alla città cosa intende farne del suo futuro“- ha dichiarato la consigliera PD.

“Governare non significa comandare. Se De Luca non è in grado di interpretare democraticamente il suo ruolo istituzionale, si dimetta immediatamente!“. È questa invece la posizione ufficiale sul “Cambio di Passo” da parte dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle, che criticano duramente la decisione di sospendere la seduta di lunedì su richiesta del sindaco, “a riprova dell’assoluta mancanza di rispetto di questa Amministrazione nei confronti della città”.
Nel mirino del pentastellati anche il presidente Claudio Cardile: “In aperta violazione del regolamento – sbottano – ci ha impedito di presentare e porre a votazione un mozione pregiudiziale di ritiro della proposta di deliberazione che avrebbe consentito di fare chiarezza su tutta la vicenda politica”.

Poi la riflessione sulla “piattaforma programmatica” del primo cittadino: “Il Sindaco, che accusa i consiglieri comunali di essere “balordi da prendere a calci in c…” e di avere a cuore solo l’interesse personale del profitto, è stato eletto in applicazione della normativa che regola i principi democratici di rappresentanza politica e stabilisce ruoli distinti tra la gestione amministrativa ed il ruolo di indirizzo e controllo che il Consiglio Comunale è chiamato a svolgere nel rispetto della volontà di tutta la cittadinanza, di cui è espressione diretta. Al ballottaggio – precisano – ha votato solo il 39,23 per cento dei messinesi. Fra questi, il 65,28 per cento, e cioè meno del 26% dei cittadini, ha scelto l’attuale Sindaco. Lo stesso elettorato, con una affluenza percentuale molto più elevata (pari al 64,98), ha eletto al primo turno i consiglieri comunali, che sostenevano un programma politico distante e distinto da quello dell’attuale amministrazione. Questo è un dato di fatto netto ed incontrovertibile”, proseguono.

La continua minaccia di dimissioni – afferma il consigliere Giuseppe Fusco, che cita il detto messinese “il rispetto è misuratu, cu u porta l’avi purtatu! – dimostra solo la debolezza politica sancita dalle urne, che De Luca non è in grado di affrontare e risolvere senza mettere in discussione il confronto democratico, al quale noi, come buona parte del consiglio, non ci siamo mai sottratti. Il primo cittadino vorrebbe imporre un maggioranza politica in una sede che ha funzioni di indirizzo e controllo, con delle specifiche competenze, su una piattaforma che è, solo ed esclusivamente, un atto fideistico”.

A prendere posizione è anche il capogruppo Andrea Argento: “Per il M5S Cateno De Luca è l’emblema del trasformismo, certificato da trent’anni di attività nella e con la vecchia politica. Ciò è ormai chiaro a tutta la città”, commenta ancora, ribadendo nuovamente l’irricevibilità della proposta, “inaccettabile in ogni forma di democrazia”: “Governare obbliga al confronto civile e comporta essere al servizio della collettività nel rispetto delle regole democratiche. Chi amministra una città deve farlo in modo inclusivo e rispettoso. Se un Sindaco non ha queste caratteristiche per noi non vale nulla ed il nulla lascerà. Per noi del M5S Cateno De Luca rappresenta quanto più lontano ci sia dalla nostra visione etica, morale e umana della città, della politica e della democrazia. È l’emblema dello stravolgere tutto per non cambiare niente, il simbolo di colui che artatamente crea il problema per poi risolverlo: una “comparsa gattopardiana””.

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