Villa San Giovanni, Porpiglia: “fiduciosa che il Sindaco possa chiarire la propria posizione”

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Villa San Giovanni, Porpiglia: “fiduciosa che il Sindaco possa chiarire la propria posizione. Conosciamo Giovanni e la sua onestà! Siamo certi che uscirà indenne ed a testa alta da questa vicenda giudiziaria e che presto potrà ritrovare la sua libertà”

Di seguito il discorso integrale di Francesca Anastasia Porpiglia durante il consiglio comunale di Villa San Giovanni.

“Sig.presidente del consiglio, colleghi consiglieri.
Prendo la parola in consiglio. Per ribadire che quanto accaduto martedì scorso segna una delle pagine più buie della storia di Villa San Giovanni. L’arresto di un sindaco è sempre un fatto traumatico per tutta la comunità, poi conoscendo Giovanni mi sono messa per un momento nei suoi panni immaginandolo fragile ed indifeso con il mondo che gli crollava addosso. Non oso pensare come si stia sentendo adesso! A distanza di quasi una settimana e dopo ed essermi confrontata con i colleghi consiglieri, rimango sempre turbata ma fiduciosa che il Sindaco possa chiarire la propria posizione. Conosciamo Giovanni e la sua onestà! Siamo certi che uscirà indenne ed a testa alta da questa vicenda giudiziaria e che presto potrà ritrovare la sua libertà. Quindi solidarietà umana al Sindaco in questo momento difficile per lui che siamo sicuri saprà dimostrare senza dubbio la propria innocenza In questa sede voglio perciò farmi portavoce dell’abbraccio mio, della maggioranza e credo dell’intero consiglio. Sono sicura che seguendo i lavori del Consiglio si commuoverà e sapendo dell’affetto troverà ancora maggiore forza per superare questi momenti difficili! Coraggio Giovanni! Bisogna affidarsi serenamente alla magistratura, Sarà loro compito appurare al più presto possibile la verità. Gli investigatori sotto la direzione della Procura hanno fatto il loro e per questo vanno ringraziati. Adesso la parola alla difesa che potrà chiarire la posizione del Sindaco. Ricordando che in uno stato di diritto il rispetto della legge impone in primis l’osservanza del dettato costituzionale che sancisce il principio dell’innocenza fino al giudizio definitivo. Saranno dunque dei giudici terzi a stabilire se il Sindaco ha commesso dei reati o no. In questa sede quindi, non entrando nel merito delle contestazioni penali apprese dalla stampa, voglio svolgere alcune considerazioni generali che spero possano essere utili per meglio inquadrare e chiarire la vicenda e la correttezza politica ed amministrativa del consiglio e dei consiglieri che credo nulla abbiano da rimproverarsi!

Intanto voglio cercafrancesca porpigliare di diradare la tanta confusione da parte di molti nostri concittadini che non distinguono la vicenda del piazzale dove sono stati installati i telepass( la parte superiore del piazzale ove già vi era la vecchia biglietteria ) con quella relativa tutto il resto del piazzale:
1) Una, riguarda la vicenda della parte del piazzale riguardante l’installazione del telepass, oggetto di interrogazioni del consigliere Aragona. Questo consiglio, nella correttezza e limpidezza del suo operato, anche nell’ultima seduta, ha ulteriormente richiesto, con propria mozione approvata, su proposta del Sindaco,(che già più volte l’ aveva richiesto) all’ufficio tecnico competente, se i lavori effettuati dalla società Caronte, fossero regolarmente autorizzati poiché la Bassanini individua nell’organo tecnico la specifica ed esclusiva competenza al rilascio di ogni autorizzazione.

2) La seconda, la vicenda della convenzione riguardante il piazzale Anas, il consiglio nell’approvarne lo schema ne ha valutato la convenienza per il Comune di Villa San Giovanni, per come emerso nel corso del dibattito della seduta in cui è stata votata.

L’approvazione di quest’ultima convenzione mi risulta non sia stata per nulla “gradita” dalla società Caronte, tanto da impugnarla di fronte al TAR ove vi è un giudizio in corso per il suo annullamento. Questi i fatti e lascio all’intelligenza di ogni interlocutore ogni considerazione in merito. Personalmente nel merito della convenzione con l’ANAS, avendo fatto sempre una battaglia per la riduzione della tariffe per il trasporto dei residenti nello Stretto, avevo richiesto ai colleghi di maggioranza e di Giunta, ricevendo il loro assenso, che nel caso vi fossero maggiori introiti nelle casse comunali, parte dei proventi, ove possibile, fossero destinati a tale scopo, in attesa dell’approvazione di una legge sulla continuità territoriale, e che si aprisse il sottopasso RFI, per evitare quanto più possibile il passaggio dei TIR sul viale Italia. Infine, un’ultima considerazione riguarda il “tritacarne mediatico” come definito della collega Vilardi per attestarne, per quanto mi riguarda, il comportamento di opposizione, sempre coerente in aula ed in commissione, la quale ha sempre votato in sintonia ed lineaa con l’intero gruppo del PD. Sicuramente mi saranno sfuggite la parole in sua difesa da parte del suo partito! Epperò sembra strano che, in modo contraddittorio, parte della minoranza e lo stesso PD voglia strumentalizzare l’accaduto, chiedendo le dimissioni di tutta la maggioranza prendendo spunto da una vicenda in cui la stessa consigliera del PD afferma non essere in alcun modo né attinente, né rilevante. E mentre capisco ed apprezzo la prudenza del gruppo Riscatto Civile, tra l’altro maggioranza all’epoca dei fatti, non capisco l’atteggiamento del gruppo impegno in Comune, posto che fino a pochi mesi aveva trattato con il Sindaco Siclari, l’ingresso in maggioranza, e nulla di diverso mi sarei aspettato dal movimento 5 stelle il cui giustizialismo è risaputo. Speravo invece in un comportamento diverso da parte del PD! Siamo ancora alle prime battute di un’indagine delicata sarebbe stato quanto meno rispettoso nei confronti di tutti, anche della propria consigliera che si lasciasse il tempo a tutti di esaminare i fatti, che vengano esperiti i giudizi della fase cautelare, invece di fare ancora una volta esercizio di becero doppiopesismo: di un Sindaco indagato, appena il giorno dopo, sulla base di sole note di stampa senza conoscere i fatti, si chiedono le dimissioni, mentre per altri sindaci di appartenenza PD o per Governatori, già a giudizio si fa esercizio, giustamente, di garantismo.
Voglio ricordare che in uno stato di diritto il rispetto della legge impone in primis l’osservanza del dettato costituzionale che sancisce il principio dell’innocenza fino al giudizio definitivo.

Per questo, nel pieno rispetto del lavoro dei magistrati e dei nostri concittadini, l’approccio convintamente garantista va tenuto per tutti i soggetti coinvolti e ci auguriamo che i dipendenti comunali possano chiarire al più presto la loro posizione, esigenza prioritaria per la nostra comunità. Non credo che in questo momento debba o possa aggiungersi altro ed, in attesa che il Sindaco chiarisca la propria posizione, abbiamo il dovere morale di continuare ad amministrare i nostri concittadini, anche in questa situazione particolare, e per questo cercheremo il confronto con tutti i colleghi, anche di minoranza su ogni provvedimento da prendere a favore della collettività, con massima apertura e disponibilità. Certo non ci nascondiamo delle difficoltà ed, all’esito dei giudizi cautelari, valuteremo responsabilmente se continuare o meno l’esperienza , comportandoci di conseguenza, in modo da poter per tempo dare una guida certa città lasciando per il minor tempo possibile la città senza un consesso democraticamente eletto. E’, infatti, esperienza comune che la peggiore delle amministrazioni è preferibile al miglior commissario. E Noi di Commissari ne abbiamo avuti fin troppi in questi ultimi anni!

Signor Presidente, Colleghi consiglieri,
Chi vi parla insieme ad altri colleghi ha già sperimentato l’amarezza, alla vigilia di Natale di appena tre anni fa, di sottoscrivere le dimissioni per sciogliere un consiglio eletto con oltre il 60% di consensi popolari. Nessun attaccamento alle poltrone quindi ma solo senso il senso di responsabilità ci guida! E perciò, mentre guardiamo con attenzione e con rispetto alle preoccupazioni delle associazioni, respingiamo sicuramente l’ inopportuno ed improprio messaggio della richiesta di dimissioni di tutti i consiglieri, facendo di tutta l’erba un fascio. Guardiamo e continueremo a guardare con rispetto le associazioni ma pretendiamo altrettanto rispetto per noi, per le nostre posizioni, per la nostra storia e per la nostra dignità! Se guardiamo in quest’aula , e ci conosciamo tutti, siamo proprio la stragrande maggioranza di quelle persone di cui parla il Dr. Gratteri ” che si impegnano in politica, nel volontariato che vanno oltre il lavoro” e che soprattutto ci mettono ogni giorno la faccia e le cui dimissioni, quelle sì indurrebbero le persone perbene ad allontanarsi dalla cosa pubblica dando spazio al malaffare! Sono certa che nessuno in questo consesso, conoscendo il Sindaco, vorrà strumentalizzare questa vicenda giudiziaria per fini politici E voglio concludere rilanciando il messaggio dell’altra sera, che spero possa far riflettere tutti : Sulle macerie, siano esse umane o politiche, è difficile costruire”.

Francesca Anastasia Porpiglia
Capogruppo Centrodestra villese

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