Tavolo a Palazzo Zanca con Anaci, Messina Servizi e l’assessore Musolino
Le proposte dell’Anaci:
1) individuazione di uno o più soggetti certificati dal Comune per l’erogazione del servizio completo (raccolta porta a parta, verifica regolarità del rifiuto, conferimento in carrellati, posizionamento del carrellato all’esterno dell’edificio, ritiro dopo lo svuotamento e igienizzazione a norma di legge degli stessi) con individuazione del tariffario massimo;
2) riduzione del tributo TARI, preliminarmente certificato dall’amministratore (anche mediante portale dedicato), in ragione del maggior onere o pagato dal singolo utente per la gestione del servizio aggiuntivo che dovrà essere applicata l’anno successivo a conguaglio della tassa;
3) riduzione del numero dei carrellati condominiali in utilizzo;
“Ad oggi– comunica l’Anaci-si resta in attesa di un formale riscontro a tali proposte ma si resta fiduciosi che l’Amministrazione voglia adoperarsi per una fattiva soluzione”.
Il ricorso al Tar
Il TAR di Catania, con l’ordinanza n.455/2019 del 22 luglio scorso ha accolto la richiesta cautelare ritenendo illegittima l’imposizione dei carrellati anche “ai condomini che, pur disponendo di locali idonei ad ospitare i contenitori, necessitino, per esigenze di sicurezza, di tenere chiusi i locali in questione”.