“No fratture”, il dott. Domenico Tromba ha promosso una giornata di prevenzione a Reggio Calabria

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Nell’ambito del progetto ministeriale “No fratture”, il dott. Domenico Tromba ha promosso una giornata di prevenzione nella città di Reggio Calabria

«Aiutare a prevenire una malattia, può, a volte, essere più importante che aiutare a curare la stessa malattia: con questo spirito e nell’ottica di fronteggiare l’osteoporosi, bisogna prestare particolare attenzione ai possibili fattori di rischio, che possono anche indirizzare ad un trattamento con farmaci oltre ad una dieta intelligente»: a dichiararlo è il dr Domenico Tromba, specialista endocrinologo e responsabile del servizio endocrinologia di Siderno che, nell’ambito del progetto ministeriale “No fratture”, ha promosso una giornata di prevenzione nella città di Reggio Calabria. Dopo le giornate dell’osteoporosi dello scorso anno e il boom di visite in occasione degli screening tiroidei, svoltosi a Porto Bolaro, lo specialista reggino fa il pieno anche per quanto riguarda visite e moc per prevenire una patologia ossea molto diffusa su tutto il territorio. “L’osteoporosi – spiega l’endocrinologo reggino – è una malattia che, in molti casi, si può prevenire e un ruolo importante, in questa prospettiva, giunge proprio dall’informazione. Ritengo, infatti, che sia necessario parlarne con soggetti di tutte le età visto che tutti siamo potenzialmente a rischio. Con l’aumentare dell’età, e in concomitanza con alcuni eventi specifici, come gravidanza e menopausa, si può correre il rischio di un’eccessiva diminuzione dei sali di calcio contenuti nelle ossa con conseguente aumento della loro fragilità e possibili fratture a seguito anche di piccoli traumi o persino durante le normali attività della vita quotidiana. Ecco perché è necessario far conoscere, il più possibile, i fattori di rischio dell’osteoporosi ed eseguire esami strumentali che ci diano indicazioni sul grado di osteopenia.

Secondo l’endocrinologo della città dello Stretto «solo con la prevenzione e la conoscenza possiamo combattere una patologia così invalidante come l’osteoporosi che, solo in Italia, riguarda circa il 25% delle donne over 40 ed il 17/18% degli uomini over 50. La fragilità ossea, inoltre, colpisce il 33% delle donne e il 20% degli uomini dopo i 60 anni. Inoltre si hanno circa 25 mila fratture al giorno e 9 milioni l’anno, con stime che ipotizzano un aumento esponenziale dei numeri da qui in futuro”. “Si può affermare – continua il dr Tromba, consigliere dell’Ordine dei Medici reggino – come la prevenzione deve iniziare fin da giovani, sia nella donna che nell’uomo”. A tal riguardo, esempio emblematico che si può richiamare, che ha visto come protagonista l’endocrinologo reggino, è quanto avvenuto con la iodioprifilassi con il grande risultato ottenuto nella nostra provincia. “Per tutti – conclude l’endocrinologo sempre in prima fila nella prevenzione – può essere importante controllare la propria fragilità ossea ma lo è ancora di più per chi ha già avuto fratture, chi fuma, chi fa abuso di alcolici, chi pesa troppo poco o chi è obeso, chi soffre con la tiroide, chi ha raggiunto menopausa o chi ci è andato precocemente. La prevenzione è ormai il futuro della medicina e deve essere la parola d’ordine di tutti i medici e di tutti i cittadini”.

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