Messina, Cacciotto: “Quale visione per le periferie?”

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Il consigliere della Terza Circoscrizione: “dentro la città di Messina c’è un altra città, che è quella dei villaggi e delle periferie”

Il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto torna ad accendere i riflettori sulle condizioni della città di Messina, con particolare riguardo alle zone periferiche.
Si parla spesso di visione della città quando si pensa ai programmi di un amministrazione comunale, ma non si parla mai di visione delle periferie. La distinzione- commenta Cacciotto- è necessaria perché assai spesso le periferie non sono contemplate nella cd “visione della città”.
E così se certamente è importante parlare di recupero dell’affaccio al mare, isola pedonale, ZES, ZTL, area dello Stretto, dentro la città di Messina c’è un altra città che è quella dei Villaggi, delle periferie.
Qui ci sono altri problemi, altre necessità che non suscitano semmai grande clamore; qui abita la percentuale più alta di messinesi ogni giorno costretti a “lottare” per sentirsi cittadini. 
E così se all’Amministrazione va riconosciuto il merito di stare affrontando una volta per tutte la piaga del risanamento ci sono però tante cose che non vanno.
1. Un servizio di spazzamento deficitario;
2. Strade sporche che andrebbero lavate ed igienizzate;
3. Potatura degli alberi deficitaria;
4. Sottoservizi obsoleti, serve una nuova rete fognaria in tante zone;
5. Scerbatura deficitaria;
6. Mancanza di centri servizi completi (nel terzo quartiere oggi municipalità non è ancora possibile nel 2020 fare una carta di identità);
7. Mancano spazi ludici in molte zone;
8. Mancano spazi per anziani; 
9. Illuminazione scarsa o assente;
10. Strade e marciapiedi dissestati. 
Sono soltanto alcune delle cose che i residenti delle periferie lamentano. 
Sarebbe pertanto importante una seria, concreta, efficiente concertazione tra Amministrazione Comunale e Municipalità, nel rispetto delle competenze, affinché si ponessero in essere tutte quelle azioni amministrative volte a migliorare le condizioni di vita di chi risiede in periferia ed evitare così che dentro la città di Messina ci sia una città fatta di villaggi costretta a vivere una condizione ancora più di disagio rispetto al cd salotto buono della città o ai grandi temi che fanno parlare di politica”. 
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