Reggio Calabria, processo Unicredit: la procura dispone l’accesso agli atti per l’UNC

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Reggio Calabria: l’Ufficio di Procura della Repubblica ha autorizzato l’accesso agli atti del  voluminoso dossier processuale che vede indagati per gravi reati alcuni dipendenti di Unicredit

In accoglimento di motivata istanza dell’avv. Diego Giurato, legale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, l’Ufficio di Procura della Repubblica di Reggio Calabria, in persona del P.M. Dott. Nunzio De Salvo, ha autorizzato l’accesso agli atti del  voluminoso dossier processuale che vede indagati per gravi reati, quali estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione, usura aggravata dall’esercizio dell’attività bancaria ed altro, alcuni dipendenti dell’Istituto di Credito Unicredit ai quali, qualche tempo addietro, era stato notificato avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Il conciso ma chiaro provvedimento del magistrato titolare delle indagini, che ha autorizzato l’accesso agli atti “al fine di poter esercitare le facoltà previste dalla legge”, afferma l’avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’associazione, prima ancora che significare che l’Unione Nazionale Consumatori Calabria potrebbe costituirsi parte civile nei confronti degli imputati di questo processo già in sede di udienza preliminare, costituisce un precedente la cui valenza è di non poco momento se si consideri che tale facoltà verrebbe riconosciuta all’associazione autonomamente ed in quanto tale, cioè  indipendentemente dalla circostanza che ad essa si rivolgano per essere tutelati uno o più consumatori.

Infatti, lo statuto dell’Unione Nazionale Consumatori prevede tra i suoi compiti, che tale associazione, che opera sul territorio nazionale, debba informare, promuovere, assistere, tutelare, rappresentare e difendere i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti dei servizi bancari, creditizi e finanziari, assicurativi e sociali, tutelare i consumatori, utenti e risparmiatori che hanno investito nei mercati finanziari, bancari o assicurativi e comunque gli interessi diffusi dei consumatori e degli utenti in genere.

L’associazione, in particolare, promuove ed assicura la tutela, sul piano informativo, contrattuale e giudiziale, con riguardo ai servizi finanziari e creditizi e sull’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità ed efficienza, con riferimento anche alla funzione pubblica di vigilanza e controllo del credito.

L’Unione potrà, altresi, agire in giudizio o dinanzi ad organismi arbitrali o di mediazione a tutela del proprio diritto a non vedere frustrata la propria attività di tutela e perseguimento degli scopi sociali ad opera di condotte che, ponendosi in contrasto con le regole di correttezza e trasparenza dei mercati, danneggino l’immagine dell’Unione quale soggetto istituzionalmente deputato al controllo e all’attuazione delle suddette regole di correttezza e trasparenza.

I reati ascritti agli odierni imputati, ove accertati in sede giudiziale, oltre a ledere l’interesse tutelato in via diretta dalla norma penale, finiscono col creare un vulnus al patrimonio morale ed al perseguimento degli scopi statutari dell’associazione che come già detto, ha fatto della tutela dei soggetti deboli del rapporto contrattuale, in particolare nel settore del credito il proprio scopo, inoltre, nel caso di specie l’associazione ha come scopo preminente proprio la tutela degli utenti dei servizi bancari e creditizi, i quali appaiono, come sopra già detto, i soggetti danneggiati dalle condotte delittuose contestate.

Pertanto gli interessati che siano stati raggirati o comunque lesi nei propri diritti, che vorranno avere ulteriori informazioni, potranno contattare l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, al sito www.uniconsum.it o al recapito telefonico 3288310045.

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