Reggio Calabria, la denuncia del Sinappe: “al carcere di Arghillà 400 detenuti e solo 6 ispettori, è emergenza”

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Reggio Calabria, la denuncia del Sinappe:”carenze igienico strutturali e mancanza di personale, sono le necessità primarie del carcere reggino di Arghillà”

“Carenze igienico strutturali e mancanza di personale, sono le necessità primarie del carcere reggino di Arghillà“, denunciate dal segretario regionale del Sinappe, sindacato della polizia penitenziaria, Luigi Barbera. “Arghillà –prosegue–  attualmente ospita circa 400 detenuti a fronte di una potenzialità di massimo 300 persone. Tra questi 50 provengono dal distretto di media sicurezza del carcere di Palmi, da due anni ancora in ristrutturazione e 25 sono i detenuti a rischio suicidio, dei quali 12 con importanti problemi psichici.La media è di 130 detenuti a sezione, con una sorveglianza molto frequente, circa ogni 15-30 minuti. La presenza dei soli 6 ispettori di polizia penitenziaria, a fronte dei 25 previsti in pianta organica, potrebbe far pensare ad un insano progetto di depotenziamento della struttura penitenziaria, con gravi problemi anche per l’incolumità degli stessi poliziotti. C’è da aggiungere, inoltre, che i pochi agenti – assistenti, sono costretti a svolgere mansioni superiori senza aver ricevuto l’adeguata formazione professionale prevista per gli ufficiali di polizia giudiziaria e non per gli agenti assistenti.

Luigi Barbera SinappeCapitolo a parte è l’inadeguatezza degli alloggi dei poliziotti, che sono in uno spazio esterno di un padiglione detentivo del carcere, in locali insalubri, con un solo bagno e con un impianto elettrico inadeguato.Non si riesce a capire il perchè di tali scelte di gestione, assolutamente non condivisibili- è il grido di Luigi Barbera – che aggiunge, se tagli devono esserci, non possono avvenire sulla pelle dei lavoratori, che quotidianamente e con responsabilità, svolgono le loro mansioni in condizioni che possono definirsi estreme”. Le problematiche esistenti da anni sono emerse con maggiore forza, durante l’incontro dello scorso 30 Settembre tra la direzione del carcere e le sigle sindacali del comparto sicurezza. Si chiede in tempi brevi una visita del ministro della Giustizia a Reggio Calabria, per rendersi conto di persona dello stato di disagio del personale. In particolare, Barbera, chiede che venga immediatamente risolto il problema alloggi”.

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