Tasse comunali a Messina, lotta senza quartiere agli evasori: De Luca ne stana 5 nella sua giunta…e neanche il sindaco è in regola con i pagamenti

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Il progetto per stanare gli evasori riguarda anche tutti i consiglieri comunali, di quartiere, i componenti dei Cda e tutti i dipendenti di Comune e partecipate. Stamattina De Luca ha fatto un blitz non programmato alla Messina Servizi

Lotta senza quartiere agli evasori dei tributi comunali. Il sindaco di Messina dà la caccia a chi non è in regola con i pagamenti delle tasse e la campagna “u pisci feti da testa” ha preso il via proprio da Palazzo Zanca, precisamente dalla sua giunta. In diretta fb ieri il sindaco di Messina ha svelato i nomi dei suoi assessori che non erano in regola con i pagamenti della tasse comunali. Su 8, solo in 3 erano in regola con i tributi e cioè Salvatore Mondello, il neo assessore Enzo Caruso e l’assessore Minutoli.

E candidamente De Luca ha ammesso che neanche lui era in regola con le tasse, perché gli ultimi 6 mesi dell’Imu 2018 risultavano non pagati: “Anche io, per mia omessa comunicazione al mio commercialista del cambio di residenza avvenuta ad agosto 2018, avevo una rata IMU da integrare sul secondo semestre 2018 (€ 1.100) ed ho provveduto a saldarla – ha dichiarato De Luca – questa si chiama trasparenza ed onestà”.

De Luca ha assicurato che tutti in questi giorni hanno provveduto al pagamento delle tasse.

Blitz alla Messina Servizi: “La Tari magicamente si abbasserà”

2 messinesi su 3 non pagano la Tari e 1 su 3 l’Imu. Il dato è emerso dallo studio Tax-Gap voluto dall’amministrazione comunale. Il progetto per stanare gli evasori chiama in causa anche tutti i consiglieri comunali, di quartiere, i componenti dei Cda e i dipendenti del Comune e delle partecipate.

Per questo stamattina De Luca ha fatto un blitz non programmato alla Messina Servizi, per incontrare l’ingegnere Trimboli e verificare che tutti i dipendenti paghino la Tari: “Quando sono arrivato, in tanti mi hanno esibito il pagamento dei bollettini, qualcuno è andato a pagare addirittura stamattina. Sono contento perché chi vive attraverso le tariffe pagate dai cittadini deve dare l’esempio. I dati confermano i nostri sospetti: allo stato attuale ci sono 3mila utenti fantasma, cioè soggetti che non risultano nella banca dati. Molti di queste posizioni sono condomini, parliamo di cifre importanti e riteniamo che si arriverà a riscontrare circa 15 mila posizioni fantasma. Messe a regime anche queste posizioni, la Tari magicamente si abbasserà: nell’arco di un anno ci potrà essere un abbassamento della tariffa. Il recupero della Tari va a beneficio della collettività, più evasori becchiamo più la Tari scenderà”. 

 

 

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