Messina, rivoluzione a Palazzo Zanca: De Luca taglia tre dirigenti [DETTAGLI]

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Cambia l’organigramma a Palazzo Zanca: il sindaco di Messina riduce il numero dei dipartimenti e dei dirigenti. Regole contrattuali ferree per i burocrati

Cambia l’organigramma del Comune di Messina. Il sindaco De Luca ha ridotto il numero dei dipartimenti di Palazzo e anche il numero dei dirigenti. A partire da oggi  la nuova macchina amministrativa risulta composta oltre che dalla Segreteria Generale – Direzione Generale, da nove strutture di massima dimensione di livello dirigenziale denominate Dipartimenti, e precisamente Polizia Municipale; Affari Generali, Servizi alla Persona e alle Imprese; Servizi Finanziari; Servizi Tributari; Servizi Tecnici, Servizi Territoriali ed Urbanistici; Servizi Ambientali; e Organismo di Staff.

E con i decreti del sindaco Cateno De Luca sono stati rimodulati gli incarichi dirigenziali per il periodo compreso tra il 1° ottobre 2019 e il 30 settembre 2022. Il contratto infatti non sarà più per cinque anni ma per tre anni “tranne che non ci sia, per ulteriori esigenze di risparmio e semplificazione, una ulteriore riduzione dei dipartimenti che interromperebbe anticipatamente il rapporto di lavoro quale naturale conseguenza”avverte De Luca.

Palazzo Zanca MessinaPertanto, al dott. Antonino Cama è stata conferita la direzione del dipartimento Servizi Tributari; all’avv. Carmelo Giardina, del dipartimento Affari Generali; al dott. Salvatore De Francesco, del dipartimento Servizi alla Persona e alle Imprese; all’ing. Antonio Amato, del dipartimento Servizi Tecnici; all’ing. Francesco Ajello, del dipartimento Servizi Ambientali; all’arch. Antonella Cutroneo, del dipartimento Organismo di Staff; all’ing. Antonio Cardia, del dipartimento Servizi Territoriali ed Urbanistici; all’ing. Domenico Signorelli, del dipartimento Polizia Municipale; e al dott. Giovanni Di Leo, del dipartimento Servizi Finanziari.

Non sono stati riconfermati il Dott. Romolo Dell’Acqua, l’Ing. Riccardo Pagano, l’Ing. Domenico Manna e l’Ing. Mario Pizzino (in pensione).

Regole ferree: ecco a cosa dovranno attenersi i dirigenti

Ma al di là dei nomi quello che è più importante sono le nuove regole del rapporto di lavoro con il Sindaco. Ecco le regole contrattuali alle quali dovranno attenersi i dirigenti:

 

– il Dirigente deve adeguare il proprio orario di lavoro, alle esigenze dell’Amministrazione e dei servizi cui è preposto, con relativa assunzione di specifica responsabilità. A tal fine è richiesta la presenza anche oltre le 36 ore settimanali in via ordinaria, da lunedì a venerdì fino alle ore 19,00 ed in via straordinaria anche nell’arco complessivo delle 24 ore, feriale e festivo, per specifiche ed indifferibili scadenze;
– il Dirigente deve garantire la propria reperibilità, attraverso un numero telefonico sempre raggiungibile per tutti i giorni della settimana, h 24, al fine di consentire agli Assessori di riferimento ed al Sindaco di fronteggiare le situazioni di emergenza che richiedono l’intervento del Dirigente medesimo;
– il dirigente, prima della pubblicazione, deve trasmetta al Sindaco e all’assessore di riferimento attraverso la mail istituzionale, tutte le determine a contrarre con impegno di spesa da egli adottate;
– il dirigente deve gestire la comunicazione istituzionale con gli organi di stampa, in accordo con il sindaco e con l’assessore di riferimento
– il dirigente deve astenersi dall’ uso dei social e del web in genere per divulgare notizie o informazioni di cui dispone in virtù del proprio ufficio
– il dirigente deve attenersi al rigoroso rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa evitando l’aggravio dei procedimenti amministrativi di propria competenza, adottando le soluzioni più efficaci, anche in termini di tempo, per il raggiungimento degli obiettivi;
– il dirigente deve relazionare annualmente sull’attività svolta e ogni qualvolta gli venga richiesto dal sindaco, dalla giunta o dal segretario-direttore generale su singoli fatti o specifici provvedimenti;
– il dirigente, nell’ambito dei doveri del proprio ufficio, deve provvedere tempestivamente a riferire al Sindaco, alla giunta o al Segretario-Direttore Generale sull’avvenuta conoscenza di ogni atto in violazione di legge o che possa essere fonte di danno erariale, nonché di ogni comportamento da chiunque posto in essere che possa impedire la corretta gestione dei procedimenti amministrativi ed il raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione;
– il dirigente deve attenersi scrupolosamente all’obbligo previsto dal codice di comportamento dei dipendenti della P.A. di tenendo un comportamento sobrio e rispettoso nei confronti del sindaco, della giunta, del segretario generale, dei dipendenti, e nei confronti dell’utenza dei servizi municipali;

 

– il dirigente nell’adozione dei procedimenti di spesa deve attenersi al rigoroso rispetto dei principi contabili, evitando il formarsi di avanzo di amministrazione, tranne diverso indirizzo espresso dall’amministrazione per specifiche esigenze. A tal fine il dirigente è tenuto a comunicare trimestralmente, con un apposito report, l’andamento dell’utilizzo delle risorse che ha avuto assegnate con il PEG comunicando tempestivamente gli eventuali fatti sopravvenuti che impediscono la realizzazione di una spesa discendente dagli obiettivi assegnati;
– il dirigente deve utilizzare tutte le fonti di finanziamento, che è tenuto a conoscere mediante la lettura delle gazzetta ufficiali e dei siti e rubriche specializzate, per consentire all’Ente il reperimento di fondi extra bilancio utili all’innalzamento della qualità dei servizi o all’effettuazione di nuovi investimenti. A tal fine il dirigente è tenuto a comunicare al Sindaco ed all’assessore di riferimento, nei tempi utili per la regolare partecipazione dell’Ente, tutte le fonti di finanziamento che riguardano il proprio dipartimento proponendo anche l’eventuale progetto da redigere in coerenza con il bando in questione;
– il dirigente deve adoperarsi a definire tutti i procedimenti amministrativi ancora pendenti, anche riconducibili agli ex dipartimenti accorpati nell’ambito del nuovo dipartimento a cui è stato preposto, comunicando le eventuali cause ostative che ne impediscono la conclusione;

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

– il dirigente entro il mese di dicembre di ogni anno deve comunicare al Sindaco ed all’assessore di riferimento tutte le scadenze inerenti i provvedimenti che devono essere assunti l’anno successivo in relazioni ai servizi di propria competenza. A tal fine il dirigente è tenuto a pianificare una complessiva programmazione che eviti disfunzioni e disservizi scaturenti dall’errata valutazione delle risorse umane ed economiche indispensabili per garantire il rispetto delle scadenze parametrate anche ai tempi necessari per rispettare le norme di settore;
– il dirigente deve concertare con l’assessore di riferimento tutti i provvedimenti inerenti la gestione delle risorse umane assegnate al proprio dipartimento cui è attribuita la PO AP e l’incarico di RUP, tranne quelli di natura disciplinare o sanzionatoria;
– il dirigente deve partecipare alla conferenza permanente dei servizi con il Sindaco, la giunta ed il direttore generale appositamente istituita per un doveroso confronto settimanale sull’andamento delle attività di propria competenza;
– il dirigente deve comunicare preventivamente al Sindaco, al direttore generale ed all’assessore di riferimento il proprio piano di ferie o di assenze per vari motivi al fine di non intralciare la programmazione già definita dalla giunta comunale o dal direttore generale;

Viene stabilito che l’inosservanza dei suddetti doveri d’ufficio sia disciplinarmente sanzionata, al ricorrere dei presupposti di cui al codice disciplinare dei dirigenti degli Enti Locali.

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