Bausone: “bene la proposta di Nesci. Riforma sullo scioglimento dei consigli comunali non più rinviabile”

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Bausone: “da più parti politiche e da tempo si è manifestata l’esigenza di riformare la normativa rendendola più adeguata all’importante risultato da raggiungere: la piena libertà dei cittadini e del loro voto, la libertà della politica e la libertà delle istituzioni locali”

“E’ notizia odierna che il disegno di legge a prima firma Dalila Nesci che modifica il Testo Unico degli Enti locali in riferimento alle norme sullo scioglimento dei consigli comunali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso è stato incardinato (dopo un anno e mezzo dalla sua presentazione) in commissione affari istituzionali della Camera con la nomina a relatrice della deputata pugliese Anna Macina”, è quanto scrive in una nota Alessia Bausone, consigliera comunale di San Luca. “Da più parti politiche e da tempo si è manifestata l’esigenza di riformare la normativa rendendola più adeguata all’importante risultato da raggiungere: la piena libertà dei cittadini e del loro voto, la libertà della politica e la libertà delle istituzioni locali. Lo aveva detto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede quando è venuto all’Università di Catanzaro lo scorso aprile, l’impianto normativo è buono e l’istituto del commissariamento, usando le sue parole, “non determina alcun deficit di democrazia, che c’è nel momento in cui il voto o il funzionamento delle istituzioni nè inquinato. Lo scioglimento rappresenta una risposta a un deficit di democrazia già palesemente esistente”. Infatti con lo scioglimento dei consigli comunali si vuole solo metter fine a un rapporto di convivenza o soggezione dell’amministrazione eletta in grado di condizionarne le scelte amministrative ed è l’unica via percorribile. La proposta Nesci (Pdl 474) di riforma dell’articolo 143 del Tuel, intende incidere sull’impianto esistente facendo venir meno quei meccanismi di elusione della legge (anche a causa di interpretazioni troppo elastiche) che riguardano, in particolare, l’incandidabilità degli amministratori e le dimissioni di massa dei consiglieri subito dopo l’inizio dell’iter di scioglimento. E’ importante anche la previsione di appositi agevolazioni incentivi finanziari per ricostituire il buon funzionamento dell’amministrazione sciolta, nonché la previsione che almeno uno dei commissari straordinari garantisca la presenza fisica fissa all’interno dei Comuni amministrati. Pertanto, non si può che confidare nella più celere e non più procrastinabile approvazione della riforma”, conclude.

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