Reggio Calabria: venerdì 6 settembre al Parco Ecolandia “Antigone – il sogno della Farfalla”

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Il 6 settembre al Parco Ecolandia di Reggio Calabria “Antigone – il sogno della Farfalla”

Venerdì 6 settembre al Parco Ecolandia di Reggio Calabria “Antigone – il sogno della Farfalla” di Donatella Venuti, liberamente ispirato al romanzo filosofico – poetico-teatrale “La Tomba di Antigone” di Maria Zambrano. Regia di Americo Melchionda  con Maria Milasi Antigone Americo Melchionda Polinice /Eteocle/Arpia. Voce Off Anna Donatella Venuti

Produzione Officine Jonike Arti (2019)

Durata 60 minuti (atto unico) Genere Dramma

“Il sogno della farfalla vive la sua vita in un attimo e non conosce vecchiaia, decadenza o malattia ma solo un’eterna sfolgorante giovinezza, sottratta al passare del Tempo ma imprigionata nell’attimo; una vita breve e pura irradiata dalla gloria del coraggio e resa eterna dalla trascendenza dell’amore”

 Sinossi

Antigone indossa un logorato abito da sposa, ingurgita compulsivamente le pillole che bloccano l’enzima PMKZeta della memoria: vuole dimenticare! Ma in un luogo non luogo tra vita e morte, le ombre dei personaggi della sua storia si sovrappongono nel suo cervello sotto forma di allucinazioni. Non le rimane che attraversarle quelle ombre, e forse, alla fine, riuscirà a raggiungere Polinice nella città dei fratelli, la città nuova: “… in cui non ci saranno né figli, né padri, non ci sarà sacrificio e l’amore non sarà accerchiato dalla morte”.

 Note

Uno spettacolo intenso tocca le intime corde dell’animo nell’attualità di un mito che diventa inesorabilmente contemporaneo.  Tratto da “La tomba di Antigone” (1967), sorprendente testo filosofico- poetico-teatrale della filosofa spagnola Maria Zambrano, in esilio per 45 anni sotto la dittatura franchista, e scritto dall’attrice e regista siciliana Donatella Venuti, “Antigone – Il sogno della Farfalla” dà voce a tutte quelle donne – eroine/martiri – che lottano contro le Leggi Prevaricatrici generate dall’ abuso del potere, dalla violenza della guerra e dall’annichilimento del concetto stesso di “Umanità”.  La pièce, scandita da evocative registrazioni sonore tra mito e storia contemporanea, da un lato rende l’intima rievocazione dei rapporti ancestrali tra i personaggi cardine della tragedia, dall’altro ci investe di interrogativi e stati d’animo riportando la protagonista dentro le atrocità generate dai totalitarismi di ogni epoca.

La performance è frutto della collaborazione artistica tra l’attrice Maria Milasi (interprete di diverse riscritture tragiche come Medea e Elettra), il regista e attore Americo Melchionda (tra le sue ultime regie a teatro il rivelatore “L’Uomo è Forte” tratto dall’omonimo romanzo di Corrado Alvaro)  e  la drammaturga – nonché attrice e regista –   siciliana Donatella Venuti (che si è distinta con le sue scritture in diversi premi nazionali di teatro) . Il percorso creativo d’eccellenza che si innesta, restituisce al teatro contemporaneo un lavoro di ricerca che gradualmente ne scarnifica sovrastrutture visive e intellettualistiche, riportando lo spettatore all’essenza intima dell’atto creativo  attraverso un’interpretazione disarmante che si offre  nuda come a reclamare ancora il diritto alla vita.

 Progetto grafico di locandina Paolo Catanoso – Foto locandina Marco Costantino.

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