Reggio Calabria, il caso del Castello Aragonese finisce in tribunale: Vacalebre fa partire un’altra denuncia sulle orme del Miramare

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Reggio Calabria, Vacalebre: “dopo l’affaire Miramare, Falcomatà si ritrova, tanto per non farsi mancare nulla, nell’affaire Castello Aragonese”

“Alla luce di tutti i racconti fantastici che l’amministrazione sta elargendo alla nostra amata Reggio, con “s’intetizzazioni” e feste sinistrorse varie che hanno visto, dicono, migliaia di persone, come audience vacanziera e spensierata, a vedere le passerelle della città utopica e che ha monopolizzato, come anni da avviene, il lungomare di Reggio Calabria. Festa dell’umidità del 2016 insegna, che ha visto Falcomatà, anche il quel caso pavoneggiarsi tra i giorni delle Feste Mariane e suscitare lo sdegno di una comunità. Ma il lupo perde il pelo, ma non il vizio”, è quanto scrive in una nota Enzo Vacalebre, presidente di Alleanza Calabrese. “La maschere dietro cui celarsi le ha esaurite tutte, e si ritrovo oggi nudo, a piedi scalzi davanti ai Reggini. E dopo l’affaire Miramare, si ritrova, tanto per non farsi mancare nulla, nell’affaire Castello Aragonese. Comunichiamo che come beni storici ed architettonici da poter concedere “aumma, aumma”, sono rimaste le mura greche. Anche perché, e meno male, il Museo Nazionale e di competenza di MiBSACT. Questo assunto ci ha portato oggi a presentare un altro esposto che speriamo riesca a squarciare, definitivamente, le tenebre sulla Città di Reggio Calabria”, conclude.

Di seguito l’esposto integrale:

Comando Provinciale Carabinieri

c.a. sig. Comandante

Esposto denuncia art 333 c.p.p.

 Il sottoscritto Vincenzo Benito Vittorio Maria Vacalebre, nato a Bova Marina il 4.6.1059 e residente a Reggio Calabria, xxxxxxxxxxxxxx, Presidente del partito politico denominato “Alleanza Calabrese”, facendo riferimento alle decine di migliaia di cittadini che, drammaticamente,da anni vengono sottoposti a soprusi che li riguardano e che ha visto interessata, in questi anni, anche la gestione dei beni storici, architettonici e culturali da parte dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria fa presente e

DENUNCIA

che:

  • in data 20 agosto 2019 il Castello Aragonese, simbolo della Città e gestito dal Comune è stato reso disponibile dallo stesso per il festeggiamento di un diciottesimo compleanno, celato dietro la realizzazione di un evento denominato “Sguardi al tramonto;
  • la gestione della struttura è disciplinata dal regolamento di concessione a terzi dell’uso della struttura, varato dal consiglio comunale con delibera n.115 del 22 dicembre 2018 e scaricabile dal sito del comune di Reggio Calabria;
  • l’evento in questione, autorizzato con determina dirigenziale del Settore Turismo e Cultura, concedendo come spazio la Terrazza Quattro Venti, posta al livello IV, è stato inserito tra gli eventi e le manifestazioni culturali che mirano alla promozione della città;
  • è obbligatoria la stipula di una polizza assicurativa, a copertura di eventuali danni a persone o cose, richiesta dell’amministrazione stessa per la concessione del bene;
  • è obbligatorio il rilascio dell’autorizzazione Siae;
  • è obbligatoria l’agibilità per l’effettuazione di eventi rilasciata dall’Inps ex Enpals.

Alla luce di quanto espresso, il sottoscritto ritiene doveroso, esercitando il proprio ruolo politico, di informare codesto comando degli accadimenti al quale inoltra il presente

ESPOSTO

al fine della eventuale qualificazione giuridica de qua e la individuazione di coloro i quali potranno essere ritenuti responsabili dei fatti, là dove qualificati come reati e per i quali si chiede la espressa punizione di legge. Nel contempo desidera essere messo a conoscenza sullo stato degli esposti presentati presso il vostro Comando il 17.7.2016, 17.7.2017, il 23.8.2018 e che si riportano di seguito, in merito:

  1. allo stato di incuria e di alta pericolosità in cui versano le arterie stradali del comune di Reggio Calabria.

Quotidianamente la realtà vede i cittadini riportare lesioni personali, e purtroppo anche le perdite di vite umane danni riportati da autoveicoli e motoveicoli a causa delle strade dissestate e delle migliaia di buche insistenti su tutto il territorio cittadino, non segnalate con transenne o cartelli che le evidenziano e che le rendono delle vere trappole che mettono a repentaglio l’incolumità dei reggini per l’omessa o insufficiente manutenzione da parte dell’Amministrazione;

  1. al degrado e la carenza di pulizia che le strade, le piazze e tutti i siti della città vivono pur pagando, i reggini, tariffe iperboliche per servizi carenti da parte dell’Avr.

Avr di cui si disconoscono i contratti onerosi con il comune in funzione dei servizi offerti, di cui si disconoscono numericamente sia il personale, sia i mezzi in uso e se gli stessi corrispondono al capitolato d’appalto. Anche per questi servizi, tanto per cambiare, i cittadini pagano annualmente gli importi più alti d’Italia;

  1. allla mancata erogazione dell’acqua (a proposito, a Reggio l’acqua è potabile o no?) e pur pagando per il servizio idrico la tariffa massima ed illegittima a livello nazionale vedono i rubinetti asciutti. Tutto ciò accade coinvolgendo drammaticamente, soprattutto, minori, anziani e disabili. Situazione vissuta quotidianamente sulla propria pelle da un’ampia fetta della popolazione, a macchia di leopardo. Tutte le zone della città sono interessate a questo stato di emergenza e i cittadini assistono passivamente allo scarica barile tra comune e Sorical.

La Città è in ginocchio, vilipesa e gli abitanti sono allo stremo.

Considerate le numerose attività messe in campo per sottoporre all’attenzione degli amministratori le problematiche e notando la totale indifferenza degli stessi il sottoscritto ritiene doveroso e nell’esercizio del proprio ruolo politico informare codesta autorità giudiziaria alla quale inoltra il presente

Esposto

  • al fine della eventuale qualificazione giuridica della vicenda de qua – da individuarsi nella fattispecie di cui all’ art. 432 c.p., attentato alla sicurezza dei trasporti e art. 449 c.p., disastro colposo e comunque nei reati rientranti nella species dei delitti contro l’incolumità pubblica – nonché al fine di individuare gli eventuali responsabili dei fatti ipotizzati che hanno omesso, nell’esercizio delle proprie funzioni amministrative ed istituzionali, nell’ambito dei rispettivi settori interessati, per essersi sottratti alla responsabilità del servizio di  sorveglianza ed il conseguente pronto intervento su tutte le anomalie  che interessano il comune di Reggio Calabria.

Si chiede la espressa punizione di legge per gli stessi. Con espressa richiesta di essere avvisato in caso di archiviazione.

Vincenzo Benito Vittoria Maria Vacalebre

Presidente di Alleanza Calabrese

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