Bruno Vespa: “l’addio di Renzi al Pd? Ormai ne parlano tutti, aspettiamo, sono curioso”

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Bruno Vespa ai Lunatici di Rai Radio2: “l’addio di Renzi al Pd? Ormai ne parlano tutti, aspettiamo, sono curioso. Renzi è capace di tutto, magari ci ripensa. Porta a porta? Dovevamo durate poco e invece siamo li’ da 24 anni. La telefonata del papa il ricordo più emozionante”

Bruno Vespa è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

Il giornalista ha parlato dell’annuncio di Renzi, che proprio durante ‘Porta a Porta’annuncerà il suo addio al Pd: “Ormai ne parlano tutti, me lo aspetto questo annuncio, aspettiamo anche noi, sono molto curioso, Renzi è capace di tutto, magari questa notte ci ripensa. Questo, se si farà, sarà uno scoopettino niente male. Non voglio parlare di politica, c’è una situazione complessa, con un Governo appena nato che giudicheremo per quello che saprà fare. Un mese e mezzo fa nessuno si aspettava che il Governo sarebbe caduto, l’esperienza mi insegna a non fare previsioni”.

Sul suo rapporto con la notte: “Dormo, non ho mai studiato e non ho mai scritto dopo cena. Mai. Non lavoro, se non in casi eccezionali, preferisco scrivere e lavorare la mattina presto. Guardo un po’ di televisione, guardo Netflix”.

Su Porta a Porta: “Ogni anno è un nuovo inizio, si riparte. C’è sempre da imparare, criticarsi, vedere quello che fanno gli altri. Mai adagiarsi sugli allori, la bellezza di questo mestiere è che si ricomincia sempre daccapo. Come nacque Porta a Porta? C’erano cinque seconde serate che Rai1 aveva deciso di dare a Carmen Lasorella. Io mi ero da poco dal telegiornale e dissi alla presidente Letizia Moratti che a quel punto avrei dovuto lasciare l’azienda. Dette due serate a me e tre serate a Carmen Lasorella. Dovevamo durare poco e siamo lì da 24 anni. La serata più emozionante? La telefonata di Papa Giovanni Paolo II. Nessuno di noi ne sapeva niente, rimanemmo molto sorpresi, molto colpiti”.

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