La raccolta differenziata sullo smartphone, la proposta di Gioveni: “Un’App per Messina Servizi”

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Il consigliere comunale Libero Gioveni propone l’adesione ad un’app, per informare la cittadinanza di Messina sulle regole della differenziata

“Il supporto di un’APP per MessinaServizi o per lo stesso Comune di Messina che sia da ausilio alla cittadinanza in questa prima importante fase di avvio della raccolta differenziata in città diventa fondamentale per partire col piede giusto”.

A sostenerlo è il consigliere comunale Libero Gioveni che, sull’esempio ormai consolidato di parecchi altri Comuni, propone l’adesione ad un’applicazione utile a formare ed informare su tutto ciò che ruota attorno al complesso mondo della differenziata.

Per esempio – afferma Gioveni – fra le App più utilizzate in Italia e a cui hanno aderito tantissimi Comuni vi è “JUNKER”, che riesce ad indicare le parti e i singoli materiali di cui è composto un prodotto che si deve gettare (e dove si deve esattamente gettare) anche semplicemente avvicinando il proprio smartphone al codice a barre posto sulla confezione.

“Questo genere di App (quindi non solo “JUNKER”) che, a prescindere dall’adesione o meno di MessinaServizi o Palazzo Zanca si può comunque facilmente scaricare sul proprio telefonino – prosegue il consigliere – consentono anche di far conoscere i simboli stampati nelle confezioni dei prodotti e, se invece vi si aderisse, darebbero anche informazioni specifiche sui calendari della raccolta o sui punti per il conferimento dei rifiuti nelle varie zone cittadine.

Insomma – conclude Gioveni – specie in questo primissimo e difficile periodo di rodaggio ritengo sia necessario dotarsi di questo prezioso strumento per sciogliere i tanti dubbi che la cittadinanza ha sulla tipologia di ogni singolo rifiuto, perché, giusto per riportare un esempio pratico, solo grazie a quest’App ho potuto personalmente scoprire che il fazzoletto di carta usato per il naso non va assolutamente gettato nell’indifferenziato, bensì nel contenitore dell’umido/organico, con tanto di spiegazione data che “questo materiale, prodotto con una speciale carta anti-spappolo, risulta incompatibile con il processo di riciclo della carta, ma che comunque è compostabile!”.
Incredibile ma vero, provare per credere!”

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