Reggio Calabria: rapina ad un ufficio postale. Il “dipendente ha agito con diligenza”, condannate Poste Italiane

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Reggio Calabria: respinta la domanda risarcitoria avanzata da Poste Italiane nei confronti di un proprio dipendente, per un’asserita responsabilità dello stesso a seguito di una rapina verificatasi qualche anno addietro presso un ufficio postale reggino

Il Tribunale di Reggio Calabria -Sezione Lavoro-, con una recentissima sentenza, ha respinto la domanda risarcitoria avanzata da Poste Italiane SpA nei confronti di un proprio dipendente, per un’asserita responsabilità dello stesso a seguito di una rapina verificatasi qualche anno addietro presso un ufficio postale reggino. I malviventi, con un’azione repentina facevano irruzione all’interno dell’Ufficio Postale del tipo layout – con sportelleria aperta- e, dopo aver puntato una pistola alla testa del dipendente, riuscivano ad impossessarsi di una cospicua somma di denaro, dandosi immediatamente alla fuga.

Avv. Michele Gagliano

Secondo la tesi sostenuta da Poste Italiane SpA, il dipendente avrebbe adottato nell’occasione una condotta negligente in violazione della normativa interna, custodendo, nel cassetto antirapina, una somma superiore al limite previsto. Il dipendente, assistito dal team composto dagli avv.ti Michele Fabio Gagliano, Concetta Quartuccio e Giuseppe Vadalà, ha dimostrato in giudizio come la sua condotta fosse pienamente diligente e conforme alle disposizioni previste dalla normativa interna di Poste Italiane SpA, ottenendo l’integrale rigetto della domanda risarcitoria e la conseguente condanna alla refusione delle spese legali. Si conclude così un delicato e sofferto iter giudiziario che, grazie alla sentenza in questione, restituisce serenità e dignità professionale al reggente dell’ufficio postale reggino che, nella sua carriera lavorativa, si è sempre distinto per senso del dovere e spirito di sacrificio, anche quando le condizioni ambientali e di sicurezza sul lavoro non risultavano pienamente ottimali.

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