Reggio Calabria, 55 licenziamenti per la Cooperativa Sociale “La Garderie” che gestisce gli asili nido comunali. La replica di Fiamma Tricolore all’assessore Nucera

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Reggio Calabria, 55 licenziamenti per la Cooperativa Sociale “La Garderie” che gestisce gli asili nido comunali. La replica di Fiamma Tricolore all’assessore Nucera: “quando la toppa è peggio del buco”

“Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore – scrive in una nota- nel denunciare nei giorni scorsi la situazione riguardante gli asili nido comunali ha posto sul piatto diversi punti che l’assessore Nucera nella sua lacunosa replica ha tentato goffamente di dribblare come potrebbe fare un attaccante zoppo ottantenne. All’assessore che ci minaccia di democratica querela – prosegue la nota- per aver fatto esplodere il caso rispondiamo che noi crediamo fermamente nella sua infinità buonafede pari almeno alla sua incapacità di dirigere il settore affidatogli tranne che per la parte della consegna di targhe e targhette varie. Veniamo al punto: ciò che abbiamo indicato chiaramente nel nostro intervento oltre alla lettera di licenziamento dei 55 operatori sono nell’ordine:

  • Il debito accumulato di oltre 1.2 milioni di euro che il comune di Reggio Calabria deve alla cooperativa sociale La Garderie; debito sul quale l’assessore ha evitato di fare cenno;
  • Le sei mensilità di stipendi, ed ora anche il tfr, che la cooperativa La Garderie deve agli operatori; stipendi che la cooperativa ha pagato fino a quando ha potuto visto che il comune non elargisce fondi da oltre un anno;
  • La richiesta di proroga per settembre a La Garderie (rifiutata dalla cooperativa e che conferma il fatto che il 2 di settembre non riaprirà un bel nulla) e la mancata partecipazione della stessa al bando.
  • La pubblicazione tardiva di un bando strampalato che prevede la separazione degli asili in 3 lotti che dovranno essere aggiudicati a tre cooperative diverse.

Già l’ultimo di questi punti sembra essere sconosciuto all’assessore quando afferma che gli operatori saranno assunti dalla nuova cooperativa aggiudicataria. Falso: il bando emesso prevede che siano tre diverse le cooperative che avranno in gestione una struttura ciascuno. Chi si aggiudicherà un lotto non potrà aggiudicarsi gli altri due. Prima lacuna. Parliamo di numeri: sempre dal bando, che probabilmente lei e qualche altro assessore incompetente che ci ha accusato sui social media di “fake news” non hanno nemmeno letto, le unità da assumere sono quantificate nel numero di 35 (13 a testa per Archi e Gebbione, 9 per il Cedir) dunque ben venti in meno rispetto l’attuale organico. Fa riferimento alla clausola sociale: bene. La stessa si applicherà per quella parte di personale che le nuove ditte aggiudicatarie dovranno assumere in base alle loro esigenze e alle richieste del bando. Ciò non si traduce con l’automatica assunzione di nessuno se non di una piccola parte degli operatori licenziati.

Continuiamo: in un mondo normale, reale, quello dunque non vissuto da sindaco e giunta – aggiunge la nota- perennemente nel mondo dei sogni un bando di gara simile sarebbe dovuto essere pubblicato non a luglio con gara a fine agosto ma almeno 4-5 mesi prima. In un mondo normale quindi in cui la cooperativa avesse ricevuto i pagamenti dovuti la stessa avrebbe partecipato al bando, magari lo avrebbe vinto e a luglio augurato ai suoi dipendenti buone ferie e non la lettera di licenziamento. Normalità che non esiste nella nostra città. L’assessore Nucera che elogia nella sua replica l’operato de La Garderie perché quindi non spiega il dietrofront della stessa? Negli altri comuni in cui la stessa opera come sono stata pagate le prestazioni? Solo a Reggio Calabria si sono riscontrate queste difficoltà? La cooperativa infatti ci ha confermato che non ha alcuna intenzione di partecipare ad un bando per due motivi:

1 – i mancati pagamenti del comune a cui sono seguiti mesi e mesi di promesse e bugie;

2 – perché ritiene il bando totalmente strampalato (e vista la serietà e competenza in materia dell’azienda ci fidiamo più di loro sinceramente).

Ne avesse capito qualcosa caro assessore sarebbe andata dal dirigente e avrebbe fatto modificare il bando. Non possiamo però osare di pretendere troppo da lei. Per concludere nella sua replica ammette il fatto che ci sia stata una riunione a inizio marzo presso l’asilo di Gebbione. Bene e quando garantiva la prosecuzione del servizio sulla base di cosa e come rassicurava i lavoratori? Perché dopo quella riunione sono stati diversi ad andarsene visto che di solito, in altre città, si ha la cattiva abitudine di pretendere uno stipendio dopo aver lavorato. Da quel giorno quanti euro sono entrati nelle tasche di quegli operatori? Glielo diciamo noi: zero. Porti pure questo dato nella denuncia. Dalla nostra parte avremo i cittadini che sui social media hanno avuto modo di sbugiardare Lei e l’altro assessore confermando in toto che quanto noi abbiamo scritto corrisponde a verità. L’unica verità che ora dovreste dire alle famiglie è che giorno 2 settembre nessuno di questi 3 asili sarà ancora attivo. Non vorremmo essere nei panni dei successori de La Garderie e dei nuovi operatori. A loro il nostro più sincero in bocca al lupo”, conclude la nota.

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