Messina, niente bando per il servizio assistenza agli studenti disabili: ecco che fine hanno fatto i fondi

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Fase di stallo che impedisce ai funzionari della Città Metropolitana di Messina di pubblicare un bando di gara, Fiadel: “De Luca si occupi della vertenza, lavoratori e studenti disabili a rischio”

Fiadel e Città Metropolitana a confronto per la vertenza dei lavoratori Asacom. Su richiesta del sindacato autonomo, stamane si è tenuto l’incontro per chiedere chiarimenti in merito alla mancata pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio di assistenza per gli studenti disabili che frequentano le scuole medie superiori di competenza della Città Metropolitana di Messina.

La dirigente ai Servizi sociali Annamaria Tripodo, presente alla riunione insieme alla responsabile del settore Irene Calabrò, è stata molto chiara: il bando non può essere pubblicato perché si tratta di fondi trasferiti dalla Regione Siciliana e non spesi nel 2018, finiti nell’avanzo di amministrazione.

“Pur avendo l’ente ricevuto nel 2018 trasferimenti per un milione 380.000 euro per l’affidamento del servizio – chiarisce la dirigente sindacale Clara Crocè le somme sono del tutto insufficienti per coprire i costi da settembre a dicembre e non possono essere utilizzate per un problema tecnico-contabile. In sintesi, i fondi regionali sono residui che non possono essere utilizzati, anche perché la Città Metropolitana non è nelle condizioni di chiudere il bilancio Preventivo e Consuntivo 2018 e il responsabile della Ragioneria Generale deve essere autorizzato dai Revisori dei Conti”.

Silenzio assoluto sulla vertenza anche dalla Regione Siciliana. Durante la riunione convocata a Palermo il 10 luglio scorso, è emerso che l’amministrazione regionale deve ancora provvedere alla ripartizione delle somme (peraltro insufficienti) per tutte le nove ex Province.

Insomma, una fase di stallo che impedisce ai funzionari della Città Metropolitana di Messina di pubblicare un bando di gara -commenta ancora Crocè-Ciò che colpisce, è che anche se dovessero sbloccarsi le risorse gli studenti disabili non potrebbero usufruire del servizio all’apertura delle scuole, considerato che per la pubblicazione del bando di gara i tempi previsti sono oltre i 30 giorni.

Del problema abbiamo informato anche il sindaco metropolitano De Luca perché prenda in mano la vertenza, che sta diventando preoccupante sia per i lavoratori (che alla ripresa delle scuole non potranno svolgere il servizio, sia per i ragazzi disabili, ai quali sarà negato il diritto allo studio”.

Per quanto concerne il bando di gara, la FIADEL “prende atto che alcune osservazioni che sono state presentate nel corso nella precedente riunione sono state accolte dai vertici della Città Metropolitana, a partire dal riconoscimento della categoria da D1 a D2 e dall’inserimento dell’articolo 37 del CCNL delle cooperative sociali per la salvaguardia e la tutela dei livelli occupazionali”. La FIADEL ha inoltre ribadito la richiesta di perfezionare il bando di gara, eliminando la clausola che non prevede il pagamento della retribuzione ai lavoratori se lo studente disabile non è presente a scuola.

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