Educatori socio pedagogici: l’Apei scrive al sindaco di Messina

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L’ Associazione APEI scrive al Sindaco della città Metropolitana di Messina per l’adeguamento professionale dei pedagogisti ed educatori socio pedagogici

L’associazione APEI (Associazione Pedagogisti Educatori Italiani), in una nota a firma del Presidente Regionale Samuele Amendola, scrive al sindaco metropolitano di Messina, De Luca, per la verifica di adeguamento professionale nella figura del Pedagogista ed Educatore Socio Pedagogico, dettato dalle attuali leggi vigenti.
L’APEI è l’ Associazione di categoria, maggiormente rappresentativa a livello Regionale ed opera ai sensi della L.4/2013. Nella lettera si chiede l’aggiornamento dei criteri di accesso degli Avvisi pubblici relativi  all’individuazione dei professionisti che svolgono le funzioni educative di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni disabili.
“La Legge n. 205/2017 all’art. 1 cc. 594 – 595– si legge nella nota- attribuisce la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico in seguito al conseguimento della Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione L19 e in via transitoria secondo le  modalità previste dai cc.597 – 598 del medesimo articolo e la qualifica di pedagogista a seguito del rilascio di un diploma di laurea nelle classi di laurea magistrale LM-50, LM-57, LM-85 e LM-93 regolamentando, in tal modo, le professioni di educatore  professionale socio-pedagogico e di pedagogista.
La scuola costituisce l’ambiente educativo principale per attuare l’inclusione  sociale. La Legge 145/2018 all’art.1, comma 517, riconosce agli educatori professionali socio pedagogici ed ai pedagogisti quale ambito di intervento 
anche quello socio-sanitario e della salute, riconoscendo quindi le conoscenze e competenze specifiche fornite dal percorso accademico (comprensivo di tirocinio formativo) per poter lavorare anche con persone in 
situazione di disabilità, limitatamente agli aspetti socio-educativi. Le funzioni di “assistenza all’autonomia e comunicazione per gli alunni disabili” rientrano tra le attività prettamente educative, diverse dall’assistenza 
materiale, dunque sono da affidare esclusivamente ad educatori professionali socio  pedagogici e pedagogisti con il relativo titolo accademico ai sensi della  L. 205/2017, valutando eventuali altri corsi specifici, specializzazioni, master e/o l’esperienza sin qui maturata, come titoli aggiuntivi e non come requisiti di accesso, in quanto la Legge 104/92 non ha mai istituito nuove figure professionali, bensì ha solo affidato agli enti locali il compito di garantire tali funzioni nel rispetto ed in attuazione delle leggi dello Stato”.

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